Juve Stabia che soffre e va in svantaggio a Rieti. Nella ripresa le Vespe sono però letali grazie a Carlini, Paponi e Mezavilla.: gialloblu ancora primi in classifica
PODIO
Medaglia d’oro: a Daniele Paponi, il Re Mida gialloblu. Tutto ciò che tocca il 10 della Juve Stabia diventa d’oro. Dopo le due perle di martedì sera, arriva per Paponi la gemma (per peso specifico del gol) che consegna la vittoria alle Vespe. Anche nel fango e nella solitudine di Rieti, Paponi non smette un attimo di essere presente nel match: corre, si sporca, cade, prende botte e fa a sportellate. Nella ripresa il Papo si fionda sull’unica palla “giocabile” della sua gara, insaccandola senza pietà. Se in questo momento gli date un normale “gratta e vinci”, nelle sue mani diventerà vincente. Micidiale.
Medaglia d’argento: a Max Carlini, il lampo che scuote la Juve Stabia. Adeguandosi al clima di Rieti, il Conte Max entra in campo nella ripresa ed è un fulmine ad indirizzare la gara a favore delle Vespe. Il campo pesante non argina la classe del 29, che salta l’uomo creando superiorità costante. Da una sua magia nasce il pareggio, con la palla scaraventata in rete proprio da Carlini, che sfoga la sua rabbia e la sua carica. Nel finale Max gioca alla perfezione col cronometro, abbassando i ritmi e facendo correre a vuoto i laziali. Tempesta e poi arcobaleno.
Medaglia di bronzo: tra i tanti la merita Bruno El Ouazni. Sembrava potesse essere la sua occasione per ritrovare la maglia da titolare, invece la punta gioca “solo” la ripresa ma ad un livello altissimo. Senza andare in rete (ancora sfortuna per lui), Bruno cambia il match entrando da protagonista in due delle tre reti delle Vespe. E’ il 9 che serve col contagiri Melara, bravissimo in surplace a regalare un cioccolatino a Paponi, come è sempre El Ouazni a fornire l’assist della terza rete a Mezavilla. In mezzo, due occasioni per entrare nel tabellino del marcatori non andate a buon fine non per colpa sua. Dopo averlo visto in versione rifinitore, si attende di rivederlo bomber. Bentornato.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Luka Dumancic, che regala la rete del vantaggio a Rieti. Brutto e grossolano l’errore con cui, dopo quattro minuti, il giovane difensore croato innesca la rapida sequenza del gol di Maistro. Episodio che macchia inevitabilmente la sua partita e mette in salita quella della Juve Stabia. Da rivedere perchè avrà sicuramente altre occasioni.
Medaglia d’argento: a Nunzio Di Roberto, ancora deludente. I fattori che ormai caratterizzano le gare dell’11 delle Vespe sono i soliti: condizione fisica ancora precaria e scarsa lucidità sotto porta. Anche oggi la prima occasionissima della gara stabiese capita sui piedi dell’esterno, che centra in pieno e da pochi passi Chastre. La sostituzione che lo vede protagonista nell’intervallo rischia di diventare un’abitudine.
Medaglia di bronzo: a Luigi Viola, che si impantana nel terreno (che di gioco ha ben poco) di oggi. Campionato da montagne russe per il 15, che alterna buone prestazioni a gare in cui si evidenziano ancora i postumi del fastidioso infortunio. Tra i tanti esponenti del centrocampo visti oggi, forse il meno convincente. deve ritrovare la grinta ed il ritmo dei giorni migliori.