Juve Stabia corsara in rimonta a Fondi. Contro i laziali è decisiva la doppietta del ritrovato Simone Simeri
PODIO
Medaglia d’oro: a Simone Simeri, che ritrova il fiuto del gol che sembrava perduto. L’ariete della Juve Stabia spacca, in tutti i sensi, la partita del Purificato quando la gara sembra segnata. Due reti di rara bellezza, anche se diverse tra loro, per Simeri: la prima è frutto di una autentica invenzione in area di rigore della punta, brava poi a scaricare in rete il destro; il gol vittoria è invece da centravanti vero, con annessa arrampicata in cielo per schiacciare di testa verso la porta laziale. Gol che scacciano il momento no, suo e di tutta la Juve Stabia.
Medaglia d’argento: a Fabrizio Melara, a cui Simeri dovrà offrire quanto meno un caffè. L’ex Benevento inizia a togliersi la polvere di dosso dopo i mesi trascorsi in naftalina con gli stregoni. Lo spezzone del numero 31 delle Vespe è praticamente perfetto: Melara sforna cross deliziosi, bagnando le due reti di Simeri con i propri assist. Da applausi è il ricamo sull’out destro con cui, prima di andare al cross per il secondo gol stabiese, Melara ubriaca il suo diretto marcatore. Calciatore dominante nella categoria.
Medaglia di bronzo: ad Alessandro Mastalli, autore di una prova di qualità. Il 24 stabiese festeggia al meglio i 22 anni compiuti nei giorni scorsi e le 50 presenze (oggi 51) con la maglia della Juve Stabia. Tanta corsa, inserimenti ed anche geometrie nella prova del giovane capitano stabiese, che prima della rimonta targata Simeri va anche vicino alla rete ma viene fermato dal palo. Il tutto condito con l’atteggiamento da vero leader.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Paolo Branduani, non esente da colpe in occasione del vantaggio del Fondi. L’estremo difensore delle Vespe esce platealmente a vuoto sul corner, propiziando così la sfortunata autorete di Viola. Nella ripresa Branduani risponde presente ma gli errori, fino a poche settimane fa isolati, cominciano a diventare frequenti, e rischiano di avvicinare il 26 gialloblù al Danilo Russo della scorsa stagione, perfetto fino a gennaio ma a dir poco disattento fino a giugno.
Medaglia d’argento: a Luigi Viola, che con le autoreti ha un conto aperto. Secondo autogol stagionale per il centrocampista delle Vespe, che replica lo sfortunato autogol siglato contro l’Akragas. Non fortunato e nemmeno colpevole Viola, che mette poi in campo la solita “garra” o voglia di vincere senza lasciarsi condizionare dallo sventurato episodio.
Medaglia di bronzo: a Gianluca D’Auria, ancora una volta impacciato in campo. L’esterno napoletano non sfrutta bene l’occasione importante concessagli, a sorpresa, da Caserta, costringendo il tecnico stabiese a richiamarlo in panchina per dare la svolta nella ripresa alle Vespe. Non bene nemmeno Sorrentino, che non riesce a replicare i fuochi d’artificio del derby con la Paganese.
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affaele Izzo