Juve Stabia corsara a Monopoli e finalmente vittoriosa. Le Vespe superano col doppio vantaggio i padroni di casa grazie alle reti di Canotto e Simeri
PODIO
Medaglia d’oro: a Simone Simeri, un carro armato. Prestazione superba del centravanti napoletano, che è protagonista delle due reti della Juve Stabia e che, in generale, sfianca con i suoi movimenti la difesa pugliese. Sponde, contrasti, controlli ed un dinamismo da seconda punta unito alla fisicità del centravanti vecchio stampo; nella gara del 9 gialloblè convivono calciatori differenti, tutti ugualmente decisivi. Da rifinitore, più che da punta pura, è il tacco con cui Simeri, danzando sulla linea del fallo laterale, permette a Lisi di scatenare la sua potenza e di servire a Canotto il più appetitoso degli assist. Da attaccante vero è, invece, lo scavino, “aggiustato” poi dal tocco sotto misura, che chiude la gara e che porta ancora la firma di Simeri. Dopo un primo comprensibile periodo di adattamento alla Serie C, la punta di proprietà del Novara sta diventando un calciatore di spicco per la categoria.
Medaglia d’argento: a Luigi Canotto, tornato ad essere determinante. Sulle spalle dell’esterno offensivo convivono l’angioletto ed il diavoletto, alias il gioco di squadra e l’egoismo; dopo le ultime giornate, in cui ad avere la meglio era stato l’innamoramento eccessivo per il pallone, oggi Canotto ha dato ascolto alla parte buona di sé. Quantità e qualità nella sua gara, che non si riduce solo alla rete dello 0 – 1; corsa, giocate di fino, giusti atteggiamenti ed aiuto in fase di copertura per Canotto, che quando vuole, come oggi, è un calciatore completo. Speriamo di vederlo sempre più spesso in questa versione.
Medaglia di bronzo: a Francesco Lisi e Matteo Bachini. Lisi conferma la crescita, in primis motivazionale e poi fisica, di questo periodo, sfoderando ancora una grande prestazione. Quando la gamba c’è, il 23 è un elemento dominante, soprattutto dal punto di vista fisico, come conferma la bruciante accelerazione che porta alla prima rete della Juve Stabia. Bachini ormai una certezza; anche senza Capitan Morero a guidare la retroguardia, il giovane centrale non accusa cali di attenzione, prendendosi anzi il ruolo di leader del pacchetto arretrato. Puntualità nelle chiusure ed eleganza nelle uscite palla al piede; cosa chiedere di più ad un centrale?
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Gabriel Strefezza, che si accende ad intermittenza. In una gara senza praticamente insufficienze, quella del brasiliano è una delle poche non del tutto convincenti. Il 21 sembra non “afferrare” appieno il ruolo di trequartista nel tridente che appoggia Simeri, incidendo poco nonostante le sue qualità tecniche. Dei quattro del reparto offensivo, Strefezza è il meno in palla; i margini di crescita, però, ci sono eccome.
Medaglia d’argento: a Valerio Nava, ancora timido in fase di spinta. Complessivamente buona la prova del terzino destro, puntuale nelle chiusure, ma poco smaliziato nel servire cross per i compagni d’attacco. Se lui e Crialese riusciranno ad acquisire la stessa confidenza nelle due fasi, il gioco della Juve Stabia non potrà che diventare ancora più imprevedibile.
Medaglia di bronzo: a Luigi Viola ed a qualche sbavatura di troppo. Gara da ex per il centrocampista napoletano che, stranamente, non riesce a dirigere l’orchestra gialloblù con la solita armonia; se il 15 stabiese di solito appare un direttore d’orchestra che “guida” la più lineare delle melodie, oggi Viola è apparso più “rock”: passaggi imprecisi e fuori misura uniti alle geometrie ormai familiari a tutta la squadra si sono viste oggi nella gara di Viola. Poco male, alla luce del suo rendimento fino ad oggi sopra le righe.
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affaele Izzo