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Castellammare di Stabia

Il Podio Gialloblù di Monopoli – Juve Stabia 0 – 0

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Secondo 0 – 0 consecutivo per la Juve Stabia, che porta a casa il pareggio da Monopoli nonostante l’espulsione rimediata da Troest nella ripresa

PODIO

Medaglia d’oro: a Lino Marzorati, che cancella l’errore della gara col Catanzaro. Prestazione autorevole del 19 della Juve Stabia che disinnesca senza particolare affanno ogni iniziativa del Monopoli. Tra i quattro del bunker stabiese, Marzorati è probabilmente più in palla: l’ex Prato arriva puntuale in anticipo, nella ripresa firma un salvataggio che vale quasi quanto una rete e spesso, quando le idee latitano, fa ripartire l’azione come regista (molto) arretrato.  Proprio una spizzata di testa di Marzorati che sfiora la traversa, nella ripresa, fa tremare la difesa biancoverde. Uomo squadra.

Medaglia d’argento: ad Alessandro Mastalli, che sembra duplicarsi in mezzo al campo. Gara da diesel per il Capitano delle Vespe, che ci mette un po’ a carburare ma che sulla distanza entra di prepotenza in partita. Soprattutto nella seconda frazione di gioco, Mastalli è il motore instancabile della Juve Stabia: il 24 funge da filtro robusto avanti alla difesa, fiondandosi anche in avanti a tentare la sortita decisiva. In due occasioni Mastalli non arriva per centimetri a calciare da buonissima posizione; nel finale, nonostante la benzina sia terminata, è quasi stoico nel rincorrere ogni avversario. Suv 4×4.

Medaglia di bronzo: a Max Carlini, che elettrizza la gara dei gialloblù. Tenuto inizialmente fuori, il jolly delle Vespe entra in campo nella ripresa assumendo subito la guida del gioco. Le sue sortite palla al piede tagliano il centrocampo del Monopoli come il grissino fa con il tonno di un famoso spot. Dai piedi del 29 nascono le iniziative più pericolose della Juve Stabia, nettamente rivitalizzata dall’ingresso in campo di Carlini, che dimostra di essere imprescindibile anche quando non è al meglio o nei rari momenti di appannamento. Luce accesa.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: a Giuseppe Torromino, che regala anzitempo gli spogliatoi a Troest. L’ex Lecce subentra a Melara con la solita voglia di spaccare il mondo, e ci va vicino con due conclusioni dalla distanza, ma la sua leggerezza rischia di spaccare l’imbattibilità della Juve Stabia. Pigro e scellerato il passaggio in orizzontale con cui, al 68esimo, Torromino perde palla, innescando il contropiede del Monopoli che Troest è costretto a fermare in malo modo (a proposito, sicuri fosse un intervento da rosso?). Scelta rischiosa, quella del passaggio orizzontale, reiterata da Torromino anche dopo il rosso beccato dal danese. Da lui ci si aspetta di più, non solo sotto porta.

Medaglia d’argento: a Luigi Viola, protagonista di una delle prestazioni più opache da quando veste la maglia gialloblù. Il sospetto che a scendere in campo sia stato solo un sosia del 15 è forte, alla luce del match del centrocampista in cui non funziona nulla. La sensazione è che per tutti i 52 minuti della propria gara Viola non riesca a trovare la sua posizione, quasi come capitato per caso in una zona di campo mai affrontata prima. Difficile individuare spunti positivi nella gara dell’ex Monopoli, quasi troppo deludente per essere vera.

Medaglia di bronzo: a Daniele Paponi, che sembra aver bisogno di rifiatare. Solita gara fisicamente sfiancate per il numero 10 della Juve Stabia, che ruggisce e lotta tra le maglia della difesa pugliese. Nonostante il volo con cui impatta di testa uno dei pochissimi cross di Melara, pare che il Papo abbia comprensibilmente bisogno di tirare il fiato. Il fiuto del gol c’è ed è più che intatto: a mancare sono i rifornimenti e soprattutto la brillantezza per incidere al meglio nel gioco dei gialloblù.

Juve Stabia TV


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