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Castellammare di Stabia

Il Podio Gialloblù di Melfi – Juve Stabia 1 – 2

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La Juve Stabia torna a pungere in trasferta superando 2 a 1 il Melfi. Per la vittoria delle Vespe decisive le reti di Lisi e Rosafio.

PODIO
Medaglia d’oro: a Francesco Lisi, meraviglioso jolly gialloblù. Il numero 23 della Juve Stabia conferma il suo magic moment con la rete che spiana la strada di Melfi alle Vespe. Tornato nella sua classica posizione di esterno alto sinistro, Lisi è subito devastante per gli avversari, colpiti a freddo dall’accelerazione, con annesso dribbling su Gragnaniello, con cui il calciatore romano regala il vantaggio alla Juve Stabia. Solita messa in moto della vespa post rete con Capodaglio per Lisi, che dopo il gol continua a macinare kilometri sull’out sinistro. Dopo il vantaggio stabiese è palpabile il ritorno del Melfi e, proprio nella fase di gara forse a vantaggio dei padroni di casa, Lisi si fa apprezzare anche in fase di copertura, dando manforte al compagno Liotti. Con l’ingresso di Sandomenico, nella ripresa, Lisi scala a centrocampo, ben figurando per l’ennesima volta in un ruolo non suo. Cosa chiedergli di più?

Medaglia d’argento: ad un sontuoso Paolo Capodaglio. A dispetto della statura, il Capitano delle Vespe è un gigante e la sua illuminata gestione di palla e conduzione della gara sono da applausi. Semplicemente perfetta la gara del numero 4 arancione,che smista a memoria palloni in ogni direzione, non facendosi sfuggire nemmeno un movimento dei compagni. Capodaglio è il regista perfetto del tiki taka made in Stabia e nemmeno la rete con cui i padroni di casa accorciano le distanze fa vacillare le ordinate certezze del capitano gialloblù. Sembra quasi che prima ancora di stoppare la palla, Capodaglio già sappia cosa fare, avendo già visto il compagno destinatario della sua giocata e previsto le possibili conseguenze di un eventuale errore. Calciatore tra i più completi di tutta la categoria.

Medaglia di bronzo: ad Agostino Camigliano, ancora convincente e sicuro di sé. Non ce ne voglia Rosafio, che con la sua rete ha messo al sicuro la gara, ma una menzione la merita senza dubbio il giovane difensore ex Brescia, che finalmente sta dando ragione a chi in estate ha puntato su di lui. Come avvenne per Migliorini due anni fa, Logiudice ha deciso di scommettere sulla ripresa di un giovane centrale troppo spesso vittima degli infortuni, e le prestazioni di Camigliano confermano la buona intuizione del D.S. . Dopo un inizio di stagione vissuto “in seconda fila”, Agostino ha sfruttato bene le sue chance fino a diventare un punto fermo della difesa di Fontana. Con Amenta emigrato verso altri lidi e Morero vittima di frequenti problemi fisici, Camigliano è diventato il partner perfetto di Atanasov, con cui l’intesa già è ottima. Anche a Melfi i due difensori della Juve Stabia hanno ben figurato: nell’attesa che il mercato regali un nuovo difensore a Fontana, la difesa stabiese può dormire sonni tranquilli.

CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Mario Marotta, che forse più di altri sta accusando una leggera flessione. Il fantasista ex Frattese si è reso protagonista di un avvio di stagione esaltate, culminato con la punizione capolavoro con il Messina, ma ha poi gradualmente rallentato, perdendo per alcune settimane la maglia da titolare. Ultimo colpo da maestro di Marotta è stato forse l’assist delizioso per Ripa durante la gara di Catanzaro; le ultime settimane hanno infatti evidenziato che il numero 10 della Juve Stabia non potrà che trarre giovamento dalla pausa di campionato.

Medaglia d’argento: a Nicolas Izzillo, quasi invisibile per lo spezzone di gara giocato. L’eroe della vittoria contro il Catania oggi si è fatto vedere davvero poco; nessuna iniziativa in fase di costruzione e poco filtro avanti alla difesa per Izzillo, richiamato poi in panchina per lasciare spazio a Sandomenico.

Medaglia di bronzo: al calo di concentrazione finale. Dopo aver sfiorato lo 0 – 3 le Vespe hanno incassato un gol ingenuo, a difesa schierata e con Russo stranamente non perfetto dopo le grandi parate della prima frazione di gara, che ha causato una sofferenza finale facilmente evitabile. Questi errori, che all’apparenza possono sembrare marginali, a fine campionato rischiano di pesare come macigni; sarà importante quindi distrarsi il meno possibile: la vittoria di un campionato si gioca anche su questi dettagli.

R

affaele Izzo


Juve Stabia TV


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