La Juve Stabia si prende il primo posto regalando spettacolo al Menti. I quattro i gol rifilati alla Viterbese portano tutti, in modo diverso, la firma di Daniele Paponi
PODIO
Medaglia d’oro: a Daniele Paponi, l’extra terrestre della serata del Menti. Il numero 10 si rende protagonista di numeri da 10, da 9, da 8, da 7: insomma sfoggia tutto il repertorio dell’attaccante universale. Malizioso nel conquistarsi il penalty che apre la gara e freddo dagli 11 metri; roboante nella conclusione che buca Forte per il raddoppio, Paponi fa la cosa più bella della sua gara rinunciando alla tripletta personale. Da applausi, non solo per la bellezza, è il velo con cui cede a Viola la palla del 3-0, gesto replicato poco dopo per il 4-0 di Calò. Clonatelo.
Medaglia d’argento: a Giacomo Calo e Luigi Viola, storie diverse ma con identico epilogo. La gara con la Viterbese restituisce al genietto stabiese quello che i legni gli avevano tolto col Catania. Una rete che suggella la serata perfetta della Juve Stabia per colui che è ormai la bussola della squadra. Match che segna, letteralmente, il ritorno di Luigi Viola. Il centrocampista gialloblu ruggisce con un gol facile ma che ha il peso di un macigno, in campo e fuori: il 15 mette da parte l’infortunio e torna in auge agli occhi di Caserta, dedicando la rete a sua moglie in dolce attesa. Bentornato!
Medaglia di bronzo: a Paolo Branduani, decisivo in più occasioni. 4-0 senza storia si potrebbe pensare e invece no: nel primo tempo il portiere stabiese è chiamato agli straordinari da un’ottima Viterbese, che si scioglie solo dopo il raddoppio della Juve Stabia. Proprio a scongiurare il momentaneo pareggio laziale, il volo di Branduani sulla punizione di Sini. In una serata bagnata, mai una respinta per l’estremo difensore, che blocca ogni pallone nonostante la pioggia scrosciante. Calamita.
CONTROPODIO
P
restazione superba di tutta la squadra, quindi solo inezie per il nostro contropodio.
Medaglia d’oro: all’imprecisione di Bruno Vicente. Proprio un lancio sbagliato del brasiliano regala la palla del possibile pareggio alla Viterbese, sciupata da un impreciso Saraniti.
Medaglia d’argento: a Nunzio Di Roberto, che difetta ancora di condizione. Seconda partita ravvicinata per l’esterno, penalizzato anche dal campo e dalla sfera bagnati, che non riesce a incidere sul match.
Medaglia di bronzo: a Max Carlini, che si accende a intermittenza. Dopo un breve periodo di appannamento, segnali positivi dal jolly gialloblu, che spera di tornare a brillare definitivamente sabato a Rieti.