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Castellammare di Stabia

Il Podio Gialloblù di Juve Stabia – Virtus Entella 2 – 2

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La Juve Stabia resta in piena corsa per la conquista della Supercoppa. La grandissima reazione delle Vespe riapre il match, permettendo ai gialloblu di riagguantare la squadra di Boscaglia nonostante il doppio svantaggio.

PODIO

Medaglia d’oro: a Salvatore Elia, che illumina l’ultima notte del Menti. Sembra quasi di dover prendere dal box addobbi e albero di Natale perché l’esterno di proprietà atalantina regala alla Juve Stabia la stella cometa del pareggio. Rete che in sé contiene il mix vincente tra coraggio, coordinazione, precisione, potenza e fortuna: il destro di prima intenzione di Elia è il punto esclamativo sulla rimonta delle Vespe e sulla prima, magnifica, stagione tra i grandi del giovane 21. Prima e dopo il gol, Elia fa quello cui ha abituato i suoi tifosi in questi mesi: rende pazzi gli avversari con folate, accelerazioni, serpentine e dribbling. Anche dove non c’è fisicamente lo spazio per passare, Elia si butta dentro senza paura, con gli avversari a guardarlo a bocca aperta, come si fa per una stella cadente.
Polvere di stelle.

Medaglia d’argento: a Daniele Paponi, ancora gentilmente micidiale. Il Panda graffia anche l’ultima gara casalinga dell’anno al termine di una prestazione in cui si vede tutta la grandezza del Papo gialloblu. Nel primo tempo il 10 confeziona ed impacchetta almeno due nitide palle gol per i compagni: una per Germoni, la cui rasoiata esce di niente, e la seconda per Viola, che si fa ingolosire dal dribbling più che dalla conclusione immediata. Paponi è l’emblema dello spirito battagliero delle Vespe: dopo il doppio vantaggio si sbatte, discute con l’arbitro, chiama i compagni a non mollare e, soprattutto, trasforma col brivido il rigore che riapre il match. Uomo e calciatore di grande spessore.
PandAmonio.

Medaglia di bronzo: ex aequo a Luigi Canotto e Fabrizio Melara, le furie della fascia della Juve Stabia. Canotto è rock assoluto, una sequela di acuti che fa ammattire la difesa dell’Entella; quasi ogni azione pericolosa delle Vespe vede la partecipazione attiva del 18, cui Massolo nega il gol con una grande parata nel primo tempo. Nella ripresa Canotto si vendica con la conquista del rigore che segna l’uscita dalla gara degli ospiti. Se imparerà a essere fulmineo anche nella finalizzazione come lo è nel dribbling, anche la Serie B potrebbe stargli stretta. A fianco a lui la musica classica, ma sempre piacevole di Fabrizio Melara, l’uomo che risolve problemi. Dove lo metti il 7 si accomoda e fa la sua grande prestazione. Altro match giocato da terzino per l’ex Benevento, ormai totalmente a suo agio nella posizione più arretrata; bravo ad attutire i tentativi dei liguri e rapido nel fiondarsi in avanti. Che il nuovo ruolo possa allungargli la carriera?
Sinfonia gialloblu.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: a Giuseppe Torromino, inspiegabilmente ancora a secco. I grossolani errori sotto porta macchiano la prestazione dell’ex Lecce, probabilmente (gol sbagliati a parte) alla sua miglior comparsa alla Juve Stabia. Grinta, coraggio e spirito di squadra per Hulk, che però si divora due reti a pochi passi dalla porta. Se nel primo caso sarebbe stato tutto vano causa fuorigioco, all’ultimo istante la rete del ribaltone non arriva proprio per la troppa voglia di gol del 25, su cui inizia a pesare anzi psicologicamente l’astinenza da gol. Magari il colpo vincente è rimasto in canna per Pordenone.

Medaglia d’argento: a Luigi Viola e alla sua gara da “vorrei ma non posso”. Il Leone del centrocampo stabiese fa tutto quello che gli viene chiesto, senza però offrire ruggiti che possano spaventare i rivali. Nessun errore particolare per il 15, che corre al solito come un maratoneta, ma da cui ci si aspetta sempre qualcosa in più. Del resto parliamo del miglior centrocampista della scorsa stagione e, in generale, tra i top della categoria.

Medaglia di bronzo: al colpo d’occhio non da finale di Supercoppa che ha offerto il Menti. Per carità, nei match in cui la Juve Stabia si è giocata la Serie B lo stadio gremito ha fatto la sua parte, ma ieri sarebbe stato lecito attendersi un maggior afflusso di pubblico, in virtù dell’orario comodo e della serata primaverile. A prescindere dal risultato, recuperato da una squadra con attributi e cuore enorme, quella di ieri era l’occasione giusta per salutare degnamente una stagione indimenticabile.

Juve Stabia TV


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