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Castellammare di Stabia

Il Podio Gialloblu di Juve Stabia – Venezia 2 – 0

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La Juve Stabia bissa il successo di otto giorni fa superando il Venezia nel primo dei tre scontri diretti riservati a fine anno dal calendario. A segno il tandem offensivo Bifulco – Forte.

PODIO

Medaglia d’oro: a Francesco Forte, lo squalo degli abissi gialloblu. Sesta dentata stagionale per l’attaccante stabiese che impreziosisce una gara di totale abnegazione alla squadra con la perla che chiude l’amara trasferta del Venezia. Difficile elencare le peculiarità dell’attaccante romano; molto più semplice dire quello che Forte è: un attaccante completo, in grado di fare la differenza da solo come in coppia con un’altra punta. Nei 60 secondi che vanno dal quindicesimo al sedicesimo minuto della ripresa c’è tutto il 32 stabiese che, prima, rinuncia alla rete personale per servire a Boateng il comodo assist e poi, dopo l’errore del compagno, si mette in solitaria saltando come birilli gli avversari e trafiggendo Lazzerini. Dalla generosità all’egoismo rabbioso in un istante. Perla che Forte rischia di replicare nel finale, quando la sua rasoiata strozza in gola il terzo urlo di gioia del pubblico stabiese. KILLER ISTINCT.

Medaglia d’argento: a Bright Addae, rigenerato dalla rete del Bentegodi. Che quello visto nelle prime 15 gare stagionali fosse solo un sosia del dominante mediano che ancora rimpiangono ad Ascoli, lo sottoscrive la prova monumentale di oggi, che segue la prima conferma arrivata col Chievo Verona otto giorni fa. Prestazione di quantità assoluta e qualità sorprendente per il 19 gialloblu, che regge tutto (o quasi) l’equilibrio della rimaneggiata Juve Stabia. Palpabile è la fiducia riacquisita dal centrocampista, che tenta con successo giocate non semplici, rischiando anche più di Buchel, che avrebbe la licenza di impostare, le mosse per mettere in scacco le linee della squadra veneta. Nella ripresa Addae, se possibile, sale ancor più in cattedra, addirittura lanciando Canotto verso la porta con un filtrante d’alta scuola. Unico neo nella sua gara il retropassaggio di testa che nel primo tempo innesca Bocalon. PANTERA NERA.

Medaglia di bronzo: a Danilo Russo, incubo per Bocalon ed Aramu. Naturalmente giusta nomination la merita anche Speedy Gonzales Bifulco ma è giusto rimarcare i meriti del portiere stabiese, puntuale nel negare ripetutamente la rete alla squadra di Dionisi. Se due settimane fa, col Frosinone, Russo era stato coprotagonista della rete di Beghetto, la performance del portiere cancella l’errore passato, confermando il suo ruolo di leader, non solo tra i pali. Due i NO che Russo urla a Bocalon, fermato prima dopo l’incornata da distanza ravvicinata della punta e poi, in collaborazione con Ricci, e poi dopo l’azione di stampo rugbistico con cui il Venezia tenta di sfondare. Non cambia la musica nel secondo tempo, con Russo che “sceglie” Aramu quale avversario cui negare ogni gioia. Dopo i meriti, soprattutto extracampo, della vittoria del Bentegodi Russo torna a griffare con i suoi guanti la vittoria stabiese. NUMERO 1.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: a Marcel Buchel, che non riesce a prendere per mano la squadra. Migliora la condizione dell’ex Empoli ma ancora stenta a vedersi la brillantezza che deve portarlo ad essere guida della Juve Stabia. Pochi i palloni determinanti giocati dal 50 delle Vespe, che pare accontentarsi della giocata più semplice in luogo di quella rischiosa ma incisiva. Per lui anche un giallo ingenuo ed un errore grossolano in disimpegno che poteva costare caro. Col tempo, e la sosta imminente che gli consentirà di lavorare con calma, il rendimento crescerà.

Medaglia d’argento: a Kinglesy Boateng, mossa a sorpresa di Caserta. Il ghanese ha voglia di spaccare il mondo e si vede dalla determinazione che mette in ogni scatto ed in ogni palla giocata; nella sua gara non mancano cuore e corsa, elementi troppo spesso mancati nelle performance dei compagni di reparto. Manca, invece, un pizzico di lucidità nell’ultima giocata come quando spreca la ghiotta occasione per chiudere il match prima dello slalom di Forte. Gara però positiva.

Medaglia di bronzo: alla sequela di infortuni che si è abbattuta sulla Juve Stabia. Che la truppa stabiese, con a capo il condottiero Caserta, dimostri di saper fare di necessità virtù, a prescindere dagli interpreti, non mette in secondo piano i correttivi da prendere per arginare l’emergenza infortuni della Juve Stabia. Chiaro il ruolo determinante della sfortuna, fattore non controllabile, come invece sarebbe gestibile e programmabile la manutenzione del manto erboso del Menti. Senza mezzi termini il diktat lanciato da Fabio Caserta, che nel post gara ha attribuito al sintetico ormai rovinato molti dei guai fisici della squadra. Si sfrutti l’imminente sosta per correre ai necessari ripari.

Juve Stabia TV


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