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Castellammare di Stabia

Il Podio Gialloblù di Juve Stabia – Siracusa 1 – 0

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La Juve Stabia chiude in bellezza il 2018. Le Vespe superano di misura il Siracusa nel derby della fratellanza in ricordo di Nicola De Simone.

PODIO

Medaglia d’oro: a Massimiliano Carlini, fuoco d’artificio del fine anno della Juve Stabia. Fisico da fantasista, fiato da mediano e senso del gol da centravanti consumato per il Conte Max che arriva a quota 7 (!!) reti stagionali, senza aver mai calciato rigori. Il 29 gialloblù è la scatola delle sorprese per le Vespe: è dai suoi piedi (o come oggi, dalla sua testa) che arriva la giocata in grado di indirizzare la gara. Carlini mette dopo 20 minuti in discesa la gara, appoggiando in rete il cross di Elia e creando, poi, costantemente superiorità numerica con le sue accelerazioni. Falciato più di una volta dagli avversari (inconcepibile l’indifferenza del direttore di gara), non è un caso che sia lui a giocare l’ultimo pallone del 2018 della Juve Stabia, che si esaurisce vicino alla bandierina del corner. Magic Box.

Medaglia d’argento: a Salvatore Elia, che mette il turbo all’ultima curva dell’anno. Il giovane esterno sguscia in continuazione tra le strette maglia della difesa del Siracusa con la stessa agilità di una Ferrari nei tornanti del Gran Premio di Montecarlo: imprendibile per i propri marcatori, Elia brucia sullo scatto i difensori, frena bruscamente e offre a Carlini il più gustoso degli assist. Nella ripresa, spostato a destra, il 21 entra n gamba tesa sul match, creando da solo almeno due nitidissime palle gol non capitalizzate dai propri compagni. In un’occasione, addirittura, fin troppo altruista Elia, che preferisce il passaggio a Canotto alla conclusione personale. Cavallino rampante.

Medaglia di bronzo: a Roberto Vitiello, pura esperienza al servizio della squadra. Le poche iniziative concretamente coraggiose del Siracusa non passano certo per l’out destro della difesa stabiese, protetta magistralmente dall’ex difensore della Ternana. Movimenti perfetti per Vitiello, che legge alla perfezione i tempi ed i momenti della gara: spinge quando i gialloblu sono in fiducia, mentre resta in assistenza dei centrali quando nella ripresa il Siracusa fa maggiore possesso palla, senza mai però risultare pericoloso. Ad ogni gara, per freschezza atletica, inoltre, sembra ringiovanire. Professore.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: alla noia muscolare di Fabrizio Melara. Unica neo della perfetta giornata della Juve Stabia, il risentimento muscolare che colpisce l’ex Benevento, consgliandone l’uscita dal campo. Piccola maledizione per la batteria di esterni di Mister Caserta, che ha prima dovuto fare a lungo a meno di Canotto, poi di Di Roberto (ancora indisponibile oggi) ed ora ancora di Melara. La sosta di circa 20 giorni sicuramente sarà utile in ottica recuperi.

Medaglia d’argento: a Daniele Paponi, ma solo sotto porta. Solita prestazione granitica del 10 della Juve Stabia, che dispensa aperture e sventagliate, movimenti da judoka ed ottimi falli conquistati sulla trequarti. Eccezione al repertorio ormai consueto del Papo, l’istinto killer leggermente affievolitosi oggi, con due omaggi della difesa siracusana non sfruttati dal 10, ma ci può stare: del resto nel periodo natalizio siamo tutti più buoni.

Medaglia di bronzo: alla stanchezza, più mentale che fisica, intravista in molti protagonisti delle Vespe. L’incredibile cavalcata dei ragazzi di Caserta sta inevitabilmente lasciando scorie psicologiche notevoli, con la squadra impegnata non solo a primeggiare il campionato, ma a farlo fracassando tutti i record del terzo campionato italiano e non solo. Emblema di questa “fatica”, i ritmi bassi della gara di oggi e le tante occasioni create ma non tramutate nella rete della sicurezza. Batterie da ricaricare e sosta che capita a pennello.

R

affaele Izzo

Juve Stabia TV


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