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Il Podio Gialloblù di Cosenza – Juve Stabia 2 – 1

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A Cosenza i padroni di casa, con il prezioso aiuto del forte vento, superano la Juve Stabia per 2 a 1. In rete per le Vespe ancora Abou Diop.

Campionato Lega Pro, girone C, 28/02/16, Cosenza – Juve Stabia 2 – 1

PODIO

Medaglia d’oro: a Ciro Polito, bravo a evitare alle Vespe un passivo troppo pesante. Il portiere napoletano non fa rimpiangere l’infortunato Russo ed, anzi, dimostra come la concorrenza dell’ex portiere della Salernitana faccia bene alle sue prestazioni. Polito dopo pochi minuti disinnesca la violenta conclusione di La Mantia e nel primo tempo, nonostante le difficoltà creategli dal vento, non ha nulla da rimproverarsi sulle reti del Cosenza. Nella ripresa la Juve Stabia, nel tentativo di arrivare al pareggio, lascia inevitabili praterie ai calabresi; è in queste circostanze che Polito si esalta, chiudendo in più occasioni la porta ai Cosentini. Da applausi è in particolare l’uscita bassa e la respinta con cui il portiere ipnotizza La Mantia, arrivato solo a tu per tu con il numero 1 stabiese. Nel complesso una prova che supera ampiamente la sufficienza, quella dell’esperto portiere, che costringerà Zavettieri ad un’attenta valutazione in vista del match casalingo contro l’Akragas.

Medaglia d’argento: ad Abou Diop, in rete per la terza partita consecutiva. La punta senegalese centra il suo quarto gol in cinque partite e rimette in partita le Vespe con un bel tap-in sotto porta. Diop sfrutta al meglio l’assist di Lisi e conferma come il suo istinto da bomber, scomparso a Lecce, sia rifiorito da quando è tornato a vestire la maglia gialloblè. Pur non essendo un attaccante che aiuta molto la squadra o che partecipa alla manovra, Diop ha una fiuto del gol sconosciuto a tutti gli altri attaccanti, che gli permette di avventarsi sui cross in area bruciando sul tempo i difensori avversari. Da sottolineare è, inoltre, la netta spinta con cui la difesa calabrese ferma Diop dopo una punizione di Gomez; un fallo da rigore palese che però l’arbitro incredibilmente inverte, fischiando fallo in favore del Cosenza.

Medaglia di bronzo: a Francesco Nicastro, presente sia in fase offensiva che di copertura. Il numero 10 siciliano, nonostante la partita maschia e combattuta, dimostra tutta la sua maturità risultando importante in tutte le fasi di gioco. Gol di Diop a parte, è proprio Nicastro che va più volte vicino alla rete con il suo sinistro forte e velenoso dalla distanza con cui costringe Perina ad interventi per nulla facili. E’ sempre Nicastro ad innescare spesso le punte stabiesi con filtranti precisi ed intelligenti. Al prezioso lavoro in veste di rifinitore, Nicastro, come Salah nella Roma di Spalletti, aggiunge l’encomiabile sacrificio in fase di copertura, con cui aiuta difensori e centrocampisti, in più occasioni schiacciati dalle ripartenze del Cosenza.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: a Jan Polak, non impeccabile sui gol del Cosenza. Il difensore ceco soffre troppo Arrighini, che più volte gli sfugge e che spesso riesce a fermare solo ricorrendo al fallo. Fermo restando il vento che favorisce in modo sfacciato il Cosenza, Polak appare macchinoso ed in ritardo sulle reti dei padroni di casa. In occasione della rete proprio di Arrighini, il difensore preferisce accompagnare l’attaccante, forse temendo il fallo da ultimo uomo, senza tentare la chiusura in diagonale ma lasciandogli campo libero verso la porta. Sulla seconda marcatura, la Mantia si fa beffe con i suoi dribbling di Polak, stranamente lento nella copertura. Senza le incredibili raffiche di vento, anche per il difensore stabiese sarebbe stata una partita del tutto differente.

Medaglia d’argento: a Tommaso Cancellotti, dal cui errore nasce la prima rete del Cosenza. La partita del terzino è al solito ricca di impegno, grinta, fisicità e generosità. Sulla valutazione della sua prestazione pesa, però, il banale errore in fase di controllo, quando è proiettato in posizione offensiva, con cui spalanca le porte del contropiede ad Arrighini che si trova un’intera metà campo libera da qualsiasi avversario. Per il resto, la prestazione del numero due è tutto sommato positiva; purtroppo l’unico errore o quasi della sua partita costa caro alle Vespe.

Medaglia di bronzo: a Daniele Liotti, entrato decisamente male in partita. Il difensore rileva uno stremato Contessa per dare maggiore pericolosità agli affondi della Juve Stabia e per rifornire di cross Diop e Del Sante. L’approccio al match del terzino non è però dei migliori e tanti sono gli errori commessi proprio durante il forcing finale delle Vespe. Liotti si rende protagonista di falli ingenui e, soprattutto, spreca l’ultima occasione battendo malissimo una punizione col mancino, mandando la palla distante dai calciatori stabiesi (Polito compreso) saliti in area per cercare la rete del pareggio in zona Cesarini.

R

affaele Izzo

Juve Stabia TV


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