Juve Stabia da impazzire nel big match di Catanzaro. Le Vespe schiantano le Aquile grazie ad Allievi, Paponi e Mastalli
PODIO
Medaglia d’oro: a Daniele Paponi, un tornado al Ceravolo. Alla vigilia, il match tra Vespe ed Aquile era stato messo in dubbio dalla pioggia; a sorpresa però ad essere protagonista è stato un tornado col 10 sulle spalle. Semplicemente perfetta la gara di Paponi, forse nel suo miglior momento di forma da quando veste la maglia della Juve Stabia. Due gol su tre portano la firma dello Scorpione: lo 0-2 nasce dalla palla caparbiamente rubata da Paponi, che poi conquista prima il penalty, per poi trasformarlo. L’azione di sfondamento stile rugby dei gialloblu porta ancora l’autografo di Paponi, che ruba l’ennesima palla della sua gara, avanza e serve Canotto, che chiude poi lo scambio a tre con Mastalli. A ciò si aggiunga il solito lavoro sporco, ma brillante per gli occhi di Caserta. Cataclisma.
Medaglia d’argento: a Nicholas Allievi, bomber non più a sorpresa. E’ un centrale che disimpegna alla grande sulla fascia o sta diventando un terzino dall’animo del centrale? I dubbi, piacevolissimi, che il numero 6 sta facendo venire a suon di grandi prestazioni aumentano ad ogni gara. Dopo un inizio di match non semplice, con l’ex Kanoute cliente non facile, Allievi prende le misure, come un esperto sarto al suo ex compagno di squadra, che non riesce più a sfuggire al difensore stabiese. Per non dimenticare le buone abitudini (per la seconda volta in stagione) Allievi timbra il cartellino nell’area avversaria, svettando sulla parabola ancora perfetta di Calò. Cuore, grinta, simbiosi con i colori gialloblu e gol: tutto quello che si ritrova nelle prestazioni del Sergio Ramos della C.
Medaglia di bronzo: a Giacomo Calò,ancora dai piedi fatati. Capitan Mastalli, anche lui sopra le righe per prestazione e non solo per la rete personale, ci perdonerà, ma a centrocampo la scena se la prende ancora il giovane scuola Samp, che sembra ormai un veterano “dall’alto” dei suoi 21 anni. Crescita esponenziale, quella di cui Calò sta diventando splendido protagonista, sintomo evidente della voglia della Juve Stabia di puntare su di lui, a prescindere dal modulo e dai colleghi di reparto. In un match sporco, in tutti i sensi, per valore dell’avversario, condizioni del manto erboso e clima, Calò usa meno il fioretto, non disdegnando la sostanza, i colpi di sciabola. Da artista, è la pennellata con cui il 5 spedisce la palla sulla testa di Allievi, fotocopia della rete di Fazio (su assist di Pellegrini) nell’ultimo derby di Roma. Proprio le qualità ed il ruolo in campo, avvicinano per somiglianza Calò al giovane centrocampista della Roma. Pittore.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: al primo tempo col freno a mano tirato delle Vespe. Prima frazione di gioco non brillante della Juve Stabia, col Catanzaro puntuale nell’impensierire la difesa stabiese, ma cancellata da una ripresa da grandissima squadra. Ciononostante, va detto, da valutare è la rete annullata ad Aktou e che poteva mettere ben prima in discesa la gara dei gialloblu.
Medaglia d’argento: al brivido nella trasformazione del calcio di rigore di Paponi. Nella prestazione monumentale del numero 10 delle Vespe, il dischetto ha rischiato di regalare altri grattacapi, come avvenuto con il Potenza. Suspense, questo pomeriggio, piacevolissima per i tifosi della Juve Stabia.
Medaglia di bronzo: all’emergenza esterni, che ad oggi continua. Con il solo Melara recuperato, ma non rischiato sul terreno pesante del Ceravolo, Caserta è stato “costretto” a testare Aktaou nella posizione di esterno alto. Buona la prova del marocchino ma restano imprescindibili i recuperi di Elia e Di Roberto, che pagano ancora le noie fisiche ereditate nel derby di Pagani.
R
affaele Izzo