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Castellammare di Stabia

Il Podio Gialloblù di Bisceglie – Juve Stabia 0 – 0

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La Juve Stabia incappa ancora in un pareggio. Succede stavolta col Bisceglie, che blocca le Vespe sullo 0 – 0. Pesante l’errore di Max Carlini dal dischetto

PODIO

Medaglia d’oro: a Paolo Branduani, decisivo nell’unica occasione in cui è chiamato in causa. Gara da tazza di caffè in mano per il portiere della Juve Stabia, che mette a referto l’ennesima gara senza gol subiti: numeri personali straordinari ma che iniziano ad apparire come una beffa se raffrontati al rendimento collettivo. Nell’unico frangente in cui è chiamato a rispondere presente, Branduani lo fa alla sua maniera: intervento provvidenziale, pulito ed essenziale. La sua uscita a valanga su Scalzone, innescato da un erroraccio di Mezavilla, salva le Vespe dalla possibile sconfitta.

Medaglia d’argento: a Daniele Paponi, a suo modo determinante. Il 10 rientra dalla squalifica e la sua presenza in campo si fa subito sentire; dopo venti minuti l’attaccante gialloblè si conquista con intelligenza il calcio di rigore che potrebbe decidere una gara condita da poche occasioni. La generosità di Paponi verso Carlini, con dischetto ceduto al compagno, non sortisce lo stesso effetto del match con la Cavese: il 29 spara incredibilmente alto. Lo Scorpione non si scompone e continua a lavorare sodo per la squadra: sponde e falli conquistati sono ormai la sua specialità; su di lui ci sarebbe un ulteriore contatto, anche più netto di quello che porta al penalty dei primi minuti, nell’area pugliese ma l’arbitro dopo il calcio di rigore iniziale non concede più nulla alle Vespe.

Medaglia di bronzo: a Luca Germoni, ultimo a rassegnarsi al pareggio. Prova di carattere del giovane difensore scuola Lazio, che sulla fascia sinistra macina i chilometri di un vecchio, ma inossidabile, motore diesel. Germoni spinge tanto, puntando più sulla forza che sulla qualità, riuscendo spesso ad arrivare al cross; probabilmente suo l’unico traversone azzeccato dalla Juve Stabia in tutti i 90 minuti di gioco. Tra i più positivi dell’intero scacchiere gialloblè.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: a Massimiliano Carlini, che non ha mezze misure. Il 29 delle Vespe o illumina il gioco della squadra o scende in campo senza mai accendere la lampadina delle idee; il paradosso è che al buon Conte Max sia difficilissimo dare la semplice sufficienza, in virtù di prestazioni eclatanti e mai ordinarie, nel bene e nel male. Fuori fase l’ex Reggiana, poco incisivo nella prima giocata, va detto, dopo un buon inizio, e sorprendentemente impreciso dal dischetto: il suo errore dagli undici metri potrebbe essere pesantissimo quando sarà il momento di fare i conti.

Medaglia d’argento: a Roberto Vitiello ed Adriano Mezavilla, che lasciano che il nervosismo travolga la loro esperienza. Pur se la porta stabiese rimane inviolata, la gara dei due difensori non è per nulla brillante e condita anzi da errori non da loro. Vitiello sembra non aver (ancora) acquisito la brillantezza del passato dopo essere rientrato dall’infortunio, apparendo stranamente impacciato; Mezavilla rischia di macchiare il risultato con un controllo difettoso, seguito da palla persa, su cui solo un grande Branduani mette una pezza. Sul giudizio di entrambi pesa enormemente la doppia espulsione rimediata all’ultima azione di gioco nel parapiglia finale: al di là della evidente eccessiva severità del direttore di gara, calciatori del genere non possono incappare in errori del genere, in un momento decisivo della stagione. Nel match più importante della stagione le Vespe dovranno fare a meno di loro.

Medaglia di bronzo: ad Alessandro Mastalli, ancora autore di una prestazione incolore. L’impegno, tanto, c’è come ci è sempre stato ma è inversamente proporzionale all’effettiva incidenza sul rendimento della squadra. Proprio lui che, per personalità dilagante se rapportata all’età, si è guadagnato i gradi di Capitano nella scorsa stagione, in questa non riesce a brillare quando la posta in palio è alta, quando la palla scotta, insomma quando è richiesto, più che agli altri, al Capitano. Pochissimi, se non nessuno, i contrasti vinti, minimi gli inserimenti con cui in passato tanto ha fatto male agli avversari ed esiguo l’apporto dato in fase di filtro.

Juve Stabia TV


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