Nella prima uscita stagionale il Napoli vince e convince in un Tardini, finalmente, riaperto al pubblico seppur in misura molto limitata. Un primo tempo con molti errori di misura e pochissime occasioni degne di nota. Molto meglio la seconda frazione con un giocatore che ha cambiato radicalmente le sorti della sfida.
IL PODIO:
Medaglia d’oro: sul gradino più alto c’è Victor Osimhen. All’esordio ufficiale in maglia Napoli non avverte in alcun modo la pressione. Entra al minuto 61 prelevando Demme. La sostituzione permette di attuare il tanto atteso cambio modulo. Dal classico 433 al 4231 “Gattusiano”, creato appositamente per permettere la coesistenza dei talenti offensivi che affollano l’attacco Azzurro. Il nigeriano ex Lille fa presenza in area preoccupando i difensori e, proprio per togliere la sfera dalla sua disponibilità, la difesa crociata innesca Mertens che non ci pensa su due volte e fredda l’ex Sepe. Nella mezz’ora a sua disposizione, il numero 9 mette subito in mostra il suo strapotere atletico e fisico. In velocità brucia la retroguardia del Parma provando anche la conclusione. Il gol non arriva, ma se i presupposti sono questi i tifosi possono sognare.
Medaglia d’argento: sul secondo gradino del podio sale di prepotenza Hirving Lozano. Capolavoro di Gattuso che fa rinascere il talento messicano che nella scorsa stagione era apparsa un’incognita, peraltro piuttosto costosa. La sua prestazione è fatta di qualità e quantità. Nella primissima parte di gara fa ammattire Pezzella sull’out di destra. È il più attivo cercando spesso il fondo, aiutato anche dalla superiorità numerica fornita dalle avanzate di Di Lorenzo. Gattuso lo richiama perché preferirebbe la sua presenza anche in fase di non possesso abbassandosi e rintuzzando le rare offensive dei Crociati. Dimostra finalmente le sue qualità tanto decantate quando venne prelevato dal PSV. Con velocità e tecnica, riesce più volte a mettere fuori gioco il diretto marcatore. È fondamentale nel secondo gol, rapido e lesto a rubare il passaggio corto della retroguardia dei padroni di casa, si invola verso la porta ed impegna Sepe. Poi ci pensa il capitano Insigne a metterla dentro chiudendo di fatto i giochi. Potrebbe rivelarsi fondamentale diventando quasi il nuovo inaspettato acquisto.
Medaglia di bronzo: sul terzo gradino del podio si posiziona Kalidou Koulibaly. L’uomo della vecchia guardia sulla bocca di tutti più per le voci di mercato che per l’apporto che avrebbe potuto dare al Napoli in questa stagione. Dimenticate il difensore svagato e disattento della scorsa stagione. Nel lunch match è tornato il granitico difensore senegalese di qualche stagione fa. Si esalta nel duello fisico con Cornelius, che dalla sua ha anche una bella stazza, e si erge a leader della retroguardia. Si isola completamente rispetto al periodo del calciomercato e fa la sua partita con attenzione e determinazione. È talmente voglioso di far bene che spesso lo si trova anche davanti sia come torre sia per chiamare i suoi al pressing ultra offensivo. Attenzione, il calciomercato è ancora lungo e come aveva dichiarato il presidente De Laurentiis: con l’offerta giusta tutti possono partire.
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