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Castellammare di Stabia

Il Perugia cade nel finale a Verona Il tabellino di Chievo–Perugia 2-0

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Nel traffico di punti che separano il Perugia 8 punti dalla promozione diretta e 4 dalla zona retrocessione, c’è di mezzo l’odierno avversario Chievo.

Il Perugia cade nel finale a Verona Il tabellino di Chievo–Perugia 2-0

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HIEVO (4-3-1-2): Semper; Frey, Cesar, Leverbe, Cotali; Segre, Giaccherini (dal 81′ Esposito), Obi; Vignato (dal 55′ Garritano); Meggiorini, Djordjevic (dal 64′ Ceter). A disposizione: Nardi, Pavoni, Rigione, Colley, Brivio, Garritano, Esposito, Bertagnoli, Zuelli, Pucciarelli, Rodriguez, Ceter. Allenatore: Marcolini.

PERUGIA (3-5-2): Vicario; Sgarbi, Carraro, Falasco; Mazzocchi, Falzerano, Konate (dal 82′ Agnella), Dragomir (dal 70′ Balic), Nzita; Falcinelli, Buonaiuto (dal 85′ Capone). A disposizione: Fulignati, Albertoni, Angella, Nicolussi Caviglia, Balic, Kouan, Capone, Righetti, Liljedahl. Allenatore: Cosmi.

Reti: 89′ Ceter, 90+5′ Meggiorini (R)(Chievo).

Ammoniti: 26′ Cotali, 34′ Cesar, 40′ Segre, 43′ Djordjevic, 65′ Garritano (Chievo); 53′ Falasco, 60′ Falcinelli, 90+4′ Vicario (Perugia)

Espulsi: Falasco a fine partita.

Recupero: 1 min (1°T); 5 min (2°T).

Nel traffico di punti che separano il Perugia 8 punti dalla promozione diretta e 4 dalla zona retrocessione, c’è di mezzo l’odierno avversario Chievo. Subito due novità del Perugia ospite a Verona con il fiato sul collo addirittura della Juve Stabia che l’ha appena raggiunto a 27 punti in classifica; con Carraro al centro della difesa subito dinanzi a Vicario. E Konate a completare la verticale. Falcinelli in inusuale coppia con Buonaiuto in attacco (re Iemmello passibile di due giornate di squalifica rimediata con il Venezia). Nei primissimi minuti l’asse di sinistra Falasco – Nzita si tiene alto al supporto di Buonaiuto stesso. Ma l’occasione buona al 4′ è di Djordjevic (non segna da fine settembre). Mentre i biancorossi trovano il tempo di reclamare fuorigioco, il serbo lancia un dardo centrale, di cui Vicario al centro della porta si fa scudo. Le due risposte del Perugia, al 7′ con Mazzocchi ed al 9′ con Falcinelli, sono azioni personali ben portate, scevre di pericolosità effettiva tant’è che a Semper  basta seguirle con la postura ma senza intervento diretto. Prime fiammate che si assipiscono per un maggior raziocinio fino al 21′ quando Dragomir poteva sfruttare una mina vacante in area ed invece torna indietro si rigira e come se non bastasse non imprime né forza né orientamento a ciò che risulta come retropassaggio per Semper.
Ed allora cresce nell’attacco a quattro uomini l’undici di Marcolini. Ma la corsa all’indietro del Perugia è efficace nelle chiusure preventive. Nessun pericolo quindi per Vicario. Entrambe mantengono bene il campo fino al primo terzo di gara, quando si cominciano a vedere i primi errori. Al 35′ Falzerano spronato da Cosmi, punta la porta facendosi smanacciare da Semper su Nzita, il cui sinistro non inquadra neanche la visuale di porta. Gli accorgimenti alla lunga sfociano nella noia di gioco ed il tempo termina proprio come iniziato. Al 50′ invece solo il palo con la complicità di Semper salva i veronesi dal bellissimo velo di Falcinelli che favorisce Buonaiuto al quasi goal. Al 67′ l’ex serie A Giaccherini raccoglie un cross da destra di Frey spizzato da Meggiorini, ma Vicario, lui si, risponde da serie A. Ed a proposito di A, subito dopo, Balic a prendere il posto di uno spento Dragomir. Al 78′ il sussulto è la marcatura annullata a Ceter per offside. L’81’, minuto importante per Angella, che marca il suo rientro dopo mesi. L’ 88′ però risulta fatale. Stavolta Ceter è in posizione nascosta ma regolare. Sbuca dal nulla tra Angella e Sgarbi, sul cross di Segre ad allungare con la testa. Vicario spiazzato dall’impegno del traversone, e palla che penetra le maglie della rete. Ma non è tutto perché Meggiorini al 94′ su rigore porta a doppio il vantaggio casalingo. Su tiro da fuori di Segre sbizzarrito nel finale, Vicario ci arriva ma non blocca. Si avventa ancora Ceter, che per Ros di Pordenone viene toccato con le mani dal portiere. Finale con vana espulsione per Falasco. Il Chievo Verona è ora avanti anche in classifica.

Carmine D’Argenio

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