span style="font-weight: 400;">Il mercato immobiliare al pari di moltissimi altri settori economici ha subito una netta contrazione nel corso della pandemia di Covid-19, tuttavia con un certo stupore si rilevano alcuni netti segnali di ripresa che potrebbero far ben sperare per il prossimo futuro.
Ecco quali sono e, soprattutto, come sono cambiate le esigenze degli italiani in fatto di immobiliare.
La fretta degli italiani dopo il lockdown: oltre ad aver paralizzato moltissimi settori produttivi dell’economia italiana, il lockdown ha paralizzato la compravendita di immobili. Non potendo più muoversi in assoluta libertà per visitare le abitazioni da acquistare, non potendo incontrare i mediatori e non potendo prevedere come si sarebbe evoluta la situazione economica mondiale nei mesi della pandemia, gli italiani hanno smesso di acquistare immobili.
Ha subito un arresto quindi la tendenza tutta italiana ad investire sul mattone. Un fenomeno del tutto nuovo per un Paese in cui un’altissima percentuale di cittadini possiede la casa in cui abita.
Trascorrendo molte ore in casa, però, gli italiani si sono resi conto in maniera più chiara che mai dei limiti delle loro soluzioni abitative, che spesso non dispongono dello spazio necessario ad accogliere tutte le occupazioni dei membri della famiglia.
La situazione è stata resa ancora più complessa dal fatto che le mansioni lavorative dei genitori si sono spostate all’interno delle quattro mura domestiche grazie a smart working e telelavoro, soluzioni lavorative che potrebbero essere adottate dalle aziende anche per il futuro, dati soprattutto gli indiscutibili vantaggi economici che assicurano.
Per questi motivi dopo l’estate, nel momento in cui è diventato concreto il rischio di un nuovo confinamento, gli italiani sono tornati ad interessarsi al mercato immobiliare, mostrando anche una certa fretta nel concludere le trattative.
Attualmente, stando alle statistiche, gli italiani preferiscono investire in un trilocale o in una soluzione abitativa indipendente, possibilmente lontana dal caos delle grandi città metropolitane dove, in linea generale il valore degli immobili è sceso. Nel corso del 2020 solo Milano ha visto salire il valore degli immobili registrando un aumento del 2%.
I dati raccolti dalle principali agenzie immobiliari italiane hanno mostrato un’interessante ripresa delle vendite negli ultimi mesi del 2020 e anche un significativo accorciarsi dei tempi di trattativa. Il motivo è semplice: chi vuole cambiare casa non intende rischiare di ritrovarsi bloccato da un nuovo eventuale lockdown e preferisce organizzare un trasloco nel minor tempo possibile.
Il sito Utileincasa riporta che anche le vendite di arredi sono aumentate in maniera sensibile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: il giro d’affari del settore è aumentato del 55% rispetto al 2019, segno che gli italiani hanno deciso di investire in comfort casalingo i soldi che non hanno potuto spendere in altri settori come, ad esempio, la ristorazione. La conseguenza diretta è che molte aziende hanno cominciato a innovare la propria produzione, realizzando mobili eco friendly, implementando servizi di realizzazione di mobilia su misura e potenziando la propria offerta di vendita on line insieme ai designer già concentrati sullo sviluppo degli spazi domestici post pandemia.
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