Il tecnico azzurro denuncia questo clima creatosi intorno alla squadra e a se stesso
La decima giornata del campionato di Serie A si è conclusa ma porta ancora strascichi di quanto accaduto nel match tra Napoli e Atalanta con l’arbitro Giacomelli che non ha fischiato in favore degli azzurri un rigore, o presunto tale su un fallo di Kjaer su Llorente che ha portato al pareggio dei bergamaschi e all’espulsione di Carlo Ancelotti.
Ecco quanto scritto dall’edizione odierna de Il Mattino:
“È celebre per la freddezza con cui calcola ogni mossa. Ma stavolta Ancelotti non aveva previsto tutto. E poiché non nasconde di iniziare ad avvertire attorno a sé (e al suo Napoli) un clima persecutorio, un clima da cui non è estraneo il settore arbitrale, ha deciso con De Laurentiis di ricorrere contro la squalifica di una giornata. Il club ci ha messo qualche ora prima di presentare il ricorso, smentendo quello che aveva invece fatto sapere giovedì. Ma Carletto ha deciso di andare alla guerra: e quindi stamane, alle ore 11, nella I sezione della corte sportiva di Appello, presieduta Lorenzo Attolico proverà a far sentire la sua voce. Poco importa che dopo poche ore ci sarà l’incontro all’Olimpico, nello stadio dove il giovane Carletto ha mosso i suoi primi passi: vuole esserci e ci sarà. Con una pagina difensiva che ha scritto di suo pugno e che proverà ad allegare e a far leggere. Non sarà semplice riuscirvi: il primo fronte che i legali della società devono superare è quello dell’ammissibilità del ricorso”.
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