La gara tra Napoli e Inter in programma per stasera è stata rinviata a data da destinarsi
Era in programma per questa sera alle ore 20:45 la gara tra Napoli e Inter, valevole per la semifinale di ritorno di Coppa Italia, e, invece, l’emergenza Coronavirus ha portato al rinvio della stessa. In molti, forse quasi tutti, avevano già acquistato il tagliando d’entrata per assistere al match. Ma cosa accadrà adesso per quanto riguarda i biglietti?
Ecco quanto scritto dall’edizione odierna de Il Mattino:
“Perché a essere rimborsari non dovranno essere soltanto i biglietti venduti. C’è alta la situazione abbonamenti. I napoletani per esempio perderanno diverse partite, Spal, Roma e Milan. Ci sarà per loro almeno un rimborso economico. Risolta per decreto la partita recuperi e calendario, il calcio italiano comincerà presto quella dei rimborsi ai tifosi. La lotta al Coronavirus costerà cara a tutto lo sport italiano, costretto a gareggiare a porte chiuse o a sospendere le sue manifestazioni fino al prossimo 3 aprile. Solo guardando a serie A, B e C di calcio si possono stimare in un milione e mezzo i tifosi che in questi 30 giorni se ne dovranno restare a casa. Solo in serie A sono 354.488 gli abbonati da risarcire senza se e senza ma, almeno stando a sentire le associazioni consumatori già sul piede di guerra: «Eventuali clausole anti-rimborso contenute nelle condizioni di abbonamento o di vendita dei biglietti, sono da considerarsi nulle», spiega l’avvocato Marco Gagliardi del Movimento Consumatori: «C’è chi si è già adeguato come il Torino, il Bologna e la Fiorentina. Mentre sono nove i club di A sotto procedura dell’antitrust (Inter, Milan, Roma, Lazio, Juventus, Cagliari, Genoa, Udinese e Atalanta, ndr) per le clausole vessatorie inserite nei contratti offerti ai loro tifosi»”.
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