Le intenzioni del tecnico azzurro erano chiare
Il Napoli non riesce più a vincere, non lo ha fatto in Champions League contro il Genk e non lo ha fatto contro il Torino in campionato. Il dato che risulta sconcertante è la sterilità dell’attacco che nelle ultime quattro partite ha realizzato soltanto due gol, quelli della sofferta vittoria contro il Brescia.
Ecco quanto scritto dall’edizione odierna de Il Mattino:
“Grande, grosso e piantato a terra, pesante ai limiti della goffaggine nella ripresa, dopo aver ruminato un calcio prevedibile senza mai dare l’impressione di avere il Toro in pugno. Mai. Lo 0-0 è un altro passo indietro e toglie pure lo sfizio di assistere interessati al big match di San Siro. Perché se questo è l’andazzo, difficile poter inseguire i sogni di gloria sbandierati questa estate. Perché se c’era una strategia per superare la linea Maginot di Mazzarri, nessuno l’ha capita. Ancelotti decide che è il momento di rendere libero Insigne: si dà un pizzico sulla pancia, fa una piroetta su stesso e torna da dove aveva iniziato, ovvero al 4-3-3 di cui aveva proclamato l’abiura 13 mesi fa ma che pare far parte della natura stessa di questa squadra (chissà, forse se ne sarà fatto una ragione). In realtà il capitano si abbassa tanto, ma molto meno di prima. Nella sostanza, però, il Napoli sembra ancora sotto effetto di sedativi”.
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