Contestati i lavori mal programmati della Gori dal capogruppo di maggioranza D’Apice. Il consigliere Scala a proposito del dar sempre la colpa agli altri
Il gruppo consiliare “Gaetano Cimmino Sindaco”, contro la Gori
Castellammare di Stabia – Dopo la dura presa di posizione nei confronti dell’assessore all’ambiente Gianpaolo Scafarto, il capogruppo consiliare di “Gaetano Cimmino Sindaco”, Emanuele D’Apice, componente della maggioranza, interviene con una nota stampa sul come la Gori sta gestendo i lavori e dunque i cantieri aperti nella città.
Per il problema rifiuti il consigliere, rivolgendosi direttamente all’assessore e al Direttore Esecuzione del Contratto li ha invitati ad attivare “le indispensabili e necessarie misure finalizzate al rispetto del capitolato di appalto da parte della società appaltatrice del servizio di rimozione, raccolta e conferimento dei rifiuti solidi urbani”.
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uesto ulteriore reclamo è rivolto direttamente alla Gori, società che gestisce il Servizio Idrico che attualmente sta effettuando una serie di lavori in vari punti della città.
“Come amministratori – dichiara D’Apice – non ne possiamo più di queste condotte scellerate. L’amministrazione comunale è dalla parte dei cittadini: basta Gori, basta lavori e programmazione fatta male”.
La Gori, afferma ancora, apre cantieri, ne blocca altri, ripristina peggio che si può e proprio per questa situazione annuncia la presentazione di un esposto e come consigliere intanto sta mettendo insieme materiale, documentazione e tutte le denunce che hanno avanzato i cittadini.
Lavori, è ancora detto, che interessano molte zone della città, dal rione Privati sino a via Fontanella, via Roma, via Catello Fusco e via Duilio e in tutti questi casi grande disagio per i cittadini e una Gori che “si erge padrona della situazione”.
Il capogruppo entra anche in qualche particolare affermando che “Come se non bastasse l’esempio di Privati, con gli stessi cittadini ostaggio del cantiere, addirittura in viale delle Puglie lavori già programmati sono stati spostati di quasi un mese per le esigenze della Gori”.
Ponendosi la domanda circa le responsabilità se su quelle strade fossero successi incidenti, D’Apice dice basta con chi vuole spadroneggiare sul territorio stabiese “magari protetto da qualche politico regionale, basta con i feudi”.
Accuse e affermazioni non trascurabili e situazioni che inducono il consigliere ad affermare che la città deve sapere quanto accade e nel contempo invia un messaggio sostenendo che “Riprendiamoci la città. Non ci faremo prendere in giro da chi sventola solamente belle borracce plastic free”.
Sulla nota diffusa dal gruppo consiliare “Gaetano Cimmino Sindaco”, interviene il consigliere comunale di opposizione Tonino Scala che pur condividendo le responsabilità della Gori che esegue male i lavori, li fa a rilento e crea disagi ai cittadini, si chiede “Chi è l’organo che deve controllare l’esecuzione dei lavori?”
Il Comune è la sua risposta, Comune che non sta facendo, a suo giudizio, la sua parte.
Scala amplia il suo discorso riflessione, evidenziando che per qualsiasi cosa, per questa amministrazione è sempre colpa degli altri.
Con un’esplicita intenzione di spostare la questione un po’ sulla derisione, ma non troppo, Scala afferma che “devo dire che tutti, proprio tutti, Sindaco, Consiglieri, assessori e supporter soffrono della stessa malattia: il qualcunaltrismo. Trattasi di malattia degenerativa di chi governa in tempi senza bussola e visioni. Consiste nel dare la colpa sempre agli altri qualsiasi cosa accoda, qualsiasi, sì, qualsiasi cosa, avete capito bene: qualsiasi”.
Torna sul serio e porta ad esempio la mancata potatura degli alberi, e la colpa è di chi ha piantato gli alberi; gli stessi alberi cadono per il cattivo tempo, la colpa è di chi non ha vigilato negli anni, invece è chiaro, aggiunge, che se non li poti possono cadere.
“La città è sporca, non si applica il contratto di igiene urbana? È colpa di chi ha sottoscritto il contratto. Ma chi non lo fa rispettare? No, quelli sono i dirigenti. E chi non controlla i dirigenti? Sì è colpa della magistratura”.
Altri e tanti sono gli esempi che il consigliere afferma di poter portare ma il problema vero, a suo avviso è che non si sta discutendo e decidendo nulla. Le Commissioni consiliari non si riuniscono da tempo, il Consiglio comunale che non si convoca per discutere i tanti problemi che andrebbero affrontati.
Le linee programmatiche di governo, dice ancora Scala, andavano discusse ad agosto come la legge prescrive, è stato chiesto di spostare detta data ma ancora nulla si prevede a tale proposito.
Scala fa una previsione dicendo che a breve sicuramente sarà convocato un Consiglio comunale per un aumento del costo della tassa rifiuti a seguito dei disservizi che si sono avuti in questi mesi, oltre alla variazione di bilancio per gli spettacoli di Natale.
“Ci troviamo – conclude il consigliere Tonino Scala – di fronte al governo delle feste senza farina con tanto qualcunaltrismo. Contenti voi…”
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