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Il Gruppo Attivisti M5S Calabria “4 Ottobre 2009” non ci sta!

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Dopo l’evidente perdita di voti del M5S alle elezioni regionali, gli attivisti calabresi contestano i parlamentari-portavoce.

Il Gruppo Attivisti M5S Calabria “4 Ottobre 2009” non ci sta!

Com’è noto e come anche riportato nel nostro articolo “Regionali Calabria: vince il centrodestra, fermo il centrosinistra, minimo per il m5s” il Movimento Cinque Stelle in Calabria, seppure con 18 parlamentari eletti con il 43,69% alle politiche del 4 marzo 2018, dopo appena due anni è sceso al 6,3% alle recenti elezioni regionali del 26 gennaio 2020.

Ora il Gruppo Attivisti M5S Calabria “4 Ottobre 2009” (che è la data nella quale, il 4 ottobre 2009, Gianroberto Casaleggio e Grillo fondarono il MoVimento Cinque Stelle) hanno contestano i parlamentari-portavoce con un comunicato stampa dal tema: “Oltre la resa dei conti – la rinascita”, letto anche in diretta, dalla Sala Coni di Cosenza, alla presenza di giornalisti.

<<In premessa – scrive il Gruppo Attivisti M5S Calabria “4 Ottobre 2009” – precisiamo che la conferenza stampa di oggi è ampiamente condivisa da un folto numero di attivisti iscritti all’associazione m5s. Pertanto, parleremo da attivisti e soci ordinari del Movimento, poiché solo chi è eletto può rappresentarlo.

Ciò che diremo è a tutela dell’immagine del Movimento 5 Stelle e di chi, come noi, ha messo la propria faccia per anni in mezzo ai cittadini; usando una metafora calcistica: abbiamo preso calci negli stinchi da mediani puri quali siamo. Si può dire che noi rappresentiamo, quindi, l’esperienza più prossima al M5s per i cittadini che vogliono avvicinarsi. Siamo attivisti del M5s a titolo gratuito da sempre, non come alcuni mercenari venuti da altre squadre per approfittare dei punti guadagnati in classifica con anni di sacrifici.

Oggi, faremo chiarezza sul percorso adottato in queste elezioni regionali calabresi da alcuni rappresentanti, ma evidentemente condiviso da pochissimi cittadini visti i dati elettorali pronti a darci ragione.

Lo avevamo detto ai Parlamentari del Movimento, come al Deputato Melicchio, prima in privato e poi diramando comunicati, ma nessuno ha voluto ascoltarci. Hanno preferito e deciso di andare ad elezioni senza un’organizzazione ed un coordinamento unitario, venendo meno ai nostri principi di collegialità, trasparenza e coinvolgimento: perni strutturali di una campagna elettorale degna di questo MoVimento.

Dov’è finito “L’uno vale uno”? Questi portavoce, unitamente ai loro collaboratori ed alcuni candidati hanno usato questa campagna per denigrare il nostro lavoro, tenendo così ai margini la spina dorsale del MoVimento senza cui, evidentemente, non siamo riusciti a stare in piedi crollando miseramente.

Il Deputato Melicchio ci ha fatto sapere che il nostro contributo non sarebbe servito poiché il Professore, candidato ESTERNO al M5s (speriamo rimanga tale), avrebbe apportato un contributo talmente importante da far entrare due o tre consiglieri in Regione.

Ebbene: la lista civica di Aiello conta l’1%; vogliamo spiegare ai Deputati che se si fosse presentata una lista del M5s senza coalizione avremmo raggiunto il quorum del 8% in tutte e tre le circoscrizioni ed ora potevamo contare almeno su un candidato eletto, anche quella una possibile misera e magra consolazione visti anni di tempo a disposizione per programmare.

Aspettiamo con ansia che ci vengano a spiegare le motivazioni di questa decisione scellerata. Per non parlare del numero scarsissimo di voti ottenuti dallo stesso candidato Presidente, scelto al di fuori dal MoVimento proprio per becere finalità elettorali non ottenute. Tutte scelte fantozziane.

A questo attivismo dei selfie dell’ultimo minuto abbiamo sempre preferito battaglie concrete ed il contatto con i cittadini; molti giornalisti presenti potranno ricordare quando tirammo fuori la presenza dell’escherichia coli nell’acqua della città di Cosenza.

Siamo cittadini liberi, giammai sudditi proni della vecchia politica figuriamoci di nuovi politicanti (non più portavoce, ormai) che tentano di scimmiottare malamente i Partiti.

Già nel 2014 il lavoro sul territorio ci portò risultati simili a quelli odierni, senza alleanze civiche e con i nostri candidati si arrivò al 4,96% (elezioni regionali 23.11.14); oggi, con 18 parlamentari forti del 43,69% alle politiche 2018 e del recentissimo 26,69% alle europee ci ritroviamo con un misero 6,3% ed ancora una volta fuori dalla Cittadella.

Di chi è la responsabilità?

Abbiamo dovuto assistere, sbigottiti, ad uno sperpero di risorse per questa campagna elettorale, tutte modalità che non ci appartengono. Eravamo economici ed ecologici. Preferivamo ripulire una spiaggia che imbrattare i muri con manifesti di dubbio gusto. Abbiamo subito, in maniera asfissiante e deplorevole, parole denigratorie da parte di alcuni portavoce, si sono alternati ed hanno profuso impegno contro chi li ha sostenuti ed aiutati quando stavano da questa parte della barricata, nonché, dei loro collaboratori che si sono dimostrati distruttivi e chiusi a riccio come il più classico schema partitico qualsiasi. Chiedevamo soltanto il rispetto delle regole e dei valori indispensabili per differenziarci dagli altri competitors elettorali.

Quanto stiamo raccontando, ha prodotto i pessimi risultati elettorali che abbiamo visto, pertanto, il 47% del MoVimento 5 stelle calabrese che non voleva un candidato imposto, finalmente ritornerà a respirare nelle piazze, fra la gente e riporterà all’interno del Movimento trasparenza e condivisione.

Restituiremo agli elettori quella fiducia che oggi è venuta a mancare per colpa di questa lista improvvisata all’ultimo minuto.

Continueremo a fare della programmazione e del lavoro sul territorio il nostro biglietto da visita, le prime donne possono ritornare a proporsi ai vecchi partiti in qualità di tecnici specializzati per il miglior offerente.

I cittadini ci conoscono poiché siamo quotidianamente al loro fianco per il ripristino della legalità dentro e fuori i palazzi del potere. Continueremo a metterci la faccia, come sempre. I cittadini sanno scegliere ed hanno capito che in quella lista mancavano gli attivisti, mancava chi si è speso, mancava chi li ha sempre coinvolti ed aiutati, non ci hanno votato perché quello non era il M5s. Quelli non eravamo noi.

Da oggi proponiamo una riorganizzazione sana a livello territoriale che nasca finalmente dal basso, abbiamo già visto questi “statisti” quali disastri siano in grado di combinare.

Chiederemo al M5s ed ai gruppi con cui collaboriamo di formalizzare dei tavoli di lavoro permanenti per aggregare cittadini su progetti ed idee, le segreterie personali le lasciamo ai politicanti.

Quei Meetup, esclusivamente usati per sfornare cordate a favore di improbabili portatori di voti si scioglieranno come neve al sole. Fare politica per il M5s significa da sempre essere al servizio dei cittadini. Le sfide in questa regione sono infinite ma bisogna ripartire dagli enti territoriali più prossimi alle esigenze quotidiane. Crediamo, pertanto, che i Comuni siano il cuore di un progetto sano, aiuteremo chiunque voglia mettersi in gioco in maniera trasparente e per tempo già dalle prossime elezioni comunali.

Restituiremo esperienze positive a cittadini validi che vorranno mettersi in gioco. Facciamo un appello a tutti gli Attivisti che hanno preso le distanze da questa campagna elettorale o che non hanno potuto dare più il proprio contributo dopo essere venuti a conoscenza delle parentele imbarazzanti, come hanno titolato i giornali, con cui il M5s ha dovuto fare i conti.

Infine: riteniamo opportuno, quindi, che il coordinatore della campagna elettorale Paolo Parentela, unitamente a tutti i portavoce che lo hanno affiancato, rassegnino le loro dimissioni irrevocabili nel più breve tempo possibile. Scriveremo ai Probiviri.

Dopo quanto è successo, UNO SCEMPIO TOTALE DEI VALORI E DEGLI OBBIETTIVI DEL M5S, nessuno di loro è più legittimato a rappresentarci.

Non ci può essere Altezza senza Base!

Lasciamo di seguito i nostri contatti per chiunque volesse anche solo confrontarsi con noi: pagina Facebook, Attivisti m5s Calabria “4 ottobre 2009”>>.

Adduso Sebastiano

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