Napoli ripartirà, non è tutto da buttare
T
erza sconfitta consecutiva per il Napoli, che dopo Bergamo e Roma, cade anche in casa col Besiktas. Gli azzurri conservano il primo posto nel girone, a sei punti, ad +1 dai turchi, e a +2 dal Benfica. Gli uomini di Sarri appaiono brillanti nella prima frazione di gioco, ma un errore difensivo costringe gli azzurri a rincorrere già dal 15esimo minuto. L’assenza di Arek Milik si percepisce, ma Mertens ben figura da falso nove. Piuttosto, è il reparto arretrato a preoccupare: Maggio non appare più il giocatore di una volta, mentre Koulibaly sembra soffrire l’assenza di Raul Albiol. Male anche Pepe Reina, che avrebbe potuto fare molto di più sul gol di Adriano e sui due di Aboubakar. Non convince neppure Jorginho, a terra sia fisicamente che mentalmente. Segue Lorenzo Insigne, a secco da aprile 2016. Il rigore sbagliato pregiudica la sua partita. Esce tra i fischi di un San Paolo, forse, un po’ troppo severo con lui.
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FINALMENTE GABBIADINI
Al suo posto, Manolo Gabbiadini, alla partita-finalmente- della svolta. Il ragazzo entra e si carica la squadra sulle spalle. Sigla con freddezza e cinismo il rigore del 2-2. Il numero 23 potrebbe fare anche il 3-2, ma il fuorigioco gli nega la soddisfazione della doppietta. Non sarà Filippo Inzaghi, certo, ma Gabbiadini ha dimostrato di poter starci lì avanti e di saper segnare. Se quel gol in rovesciata fosse stato regolare, staremo parlando di tutt’altro. La sconfitta di ieri sera brucia e complica le cose in Champions. Eppure, non si può che non essere un filo più fiduciosi rispetto a qualche settimana fa. Il pre e post sosta non è stato facile. Ma si ripartirà. Il gruppo c’è e ci mette il cuore. Ieri, in una sera in chi tutto è andato storto, i motori si sono riaccesi. La macchina ripartirà con pazienza e fiducia.
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