Napoli-Crotone, il giorno dopo
I
n terra pitagora, il Napoli supera il Crotone con non poche difficoltà. Gabbiadini perde la testa e si fa espellere sullo 0-1. Tuttavia il Napoli non si scompone e dopo la prima rete di Callejon, Maskimovic supera Cordaz con un colpo di testa su calcio d’angolo. I calabresi accorciano lo svantaggio all’88esimo, grazie al gol di Safie, appena entrato. Gli azzurri ritrovano i tre punti dopo tre settimane nerissime, tra campionato e Champions, in cui hanno raccolto tre sconfitte. Gli uomini di Sarri ripartono ma non appaiono ancora del tutto guariti. Meglio di Roma sicuramente, peggio del Besiktas in termini di gioco. Il Napoli la prova a gestire ma non riesce e soffre. Sarri dovrà lavorare su questo aspetto e riportare all’ordine una linea difensiva un po’ troppo ballerina. Il ritorno di Albiol servirà preziosamente per il pacchetto arretrato guidato da Pepe Reina, che si rivela decisivo in più di qualche occasione. Ci vorrà molto più tempo, invece, per Arek Milik. Sia con l’Empoli che a Torino contro la Juventus, il Napoli farà a meno di tutte le punte centrali a disposizione. Il polacco, Gabbiadini e… Gonzalo Higuain. Il bergamasco si fa espellere per un fallo di reazione. Male, malissimo. Il numero 26 spreca l’ennesima occasione della svolta. Gabbiadini rappresenta al meglio il momento che il Napoli sta vivendo. Tanto diversi, eppure estremamente vicini: entrambi talentuosi, giovani, ma bravi a farsi male, autolesionisti. Un triste, depresso Manolo Gabbiadini dovrà ritrovare se stesso, divertirsi giocando, vincere giocando. La pressione, è chiaro, è difficile da gestire. Ma solo il talento non basta per lasciare il segno. L’imperativo è uno: crescere. Cresca il Napoli, cresca Gabbiadini. Cresca anche Sarri, che nonostante i capelli bianchi e idee di calcio radicali, dovrà superare la sua zona confort. E cresce.
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