Manovra, la sempre più certa procedura per deficit eccessivo in arrivo fa impennare lo spread. Negativa Piazza affari.
Oggi la manovra italiana. Alla vigilia mercati nervosi e spread a 326 punti: “speriamo che si abbia finalmente la vendita allo scoperto anche in Italia”, la sollecitazione del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti.
C
on la strada in altalena, e a poche ore dalla decisione della commissione europea su manovra e conti pubblici, il governo prova ad ostentare ottimismo e continua a difendere scelta e numeri della legge di bilancio che tanto impensierisce Bruxelles.
“Lo spread scenderà”, dice il vicepresidente del consiglio Matteo Salvini, “a meno che, aggiunge, qualcuno non giochi alla speculazione per danneggiare l’Italia ma questo, assicura Salvini, il governo non lo permetterà”.
“La Commissione Europea è un muro di gomma”, punzecchia il vice presidente del consiglio Luigi Di Maio. “Noi siamo compatti. Il governo, – ribadisce -, va avanti con la manovra per portare a casa quota 100 sulle pensioni e il reddito di cittadinanza” e, sul balzo dello spread, Di Maio si dice convinto che dopo la decisione della commissione, le tensioni sui mercati caleranno. “Non ci affidiamo al fato” – sostiene -, “ma andiamo avanti sulla base di precise convinzioni”.
“Sarebbe molto triste se le banche italiane fossero colpite dalle conseguenze del dibattito politico. Teniamo le dita incrociate” queste le parole di Daniel Nouy, responsabile della vigilanza bancaria della BCE, in audizione al Parlamento Europeo dove, in mattinata, il presidente dell’eurogruppo, Mario Centeno, ha parlato di dubbi sulla manovra: “la situazione non migliora, lo vediamo ogni giorno sui mercati, ha spiegato Centeno“.
Lo spread BTP Bund sale a quota 336 punti, poi chiude a 326 alla vigilia del giudizio di Bruxelles sulla manovra, mentre anche il secondo giorno di collocamento del BTP Italia si chiude con una domanda molto debole.
Secondo l’ABI, il caro Spread inizia ad avere un effetto sui tassi dei mutui e prestiti alle imprese che, a ottobre, hanno mostrato un incremento, seppur lieve, in salita, nel rendimento delle obbligazioni. Intanto, afferma l’Ocse, l’economia rallenta e arriva una crescita zero nel terzo trimestre. PIL atteso debole anche nel Quarto trimestre, stima il Centro Studi di Confindustria.
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