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l Delitto di Via dell’Orsina: Un uomo si sveglia e si ritrova uno sconosciuto nel letto. Sono entrambi assetati , hanno le mani sporche e le tasche piene di carbone .Tutto ciò è per loro del tutto privo di senso , difatti non hanno alcun ricordo della notte appena trascorsa.
Nell’ arduo tentativo di ricostruire quanto accaduto riaffiora unicamente il ricordo di una festa di ex allievi del liceo cui hanno preso parte.
Vengono poi a sapere che una giovane carbonaia è morta proprio quella notte in via dell’ Orsina .
Così in un susseguirsi di malintesi ed equivoci si delinea la possibilità che i due si siano macchiati di un crimine tanto efferato .
La trama costruita dal drammaturgo francese Eugène -Marin Labiche è senza dubbio paradossale, anticipatrice del teatro dell’assurdo di stampo beckettiano.
L’ adattamento portato in scena dalla regista Andrée Ruth Shammah coniuga leggerezza e profondità.
Offre uno spunto di riflessione sull’ insensatezza e l’assurdità della vita .
I due personaggi creati da Labiche , Zancopè e Mistenghi sono estremamente antitetici. Uno è ricco nobile ed elegante , mentre l’altro è rozzo, volgare e proletario.
Sono accomunati dalla ferocia con cui sono disposti ad uccidere per farla franca i fantomatici testimoni del delitto.
Sarà una donna, Norina, moglie di Zancopè , interpretata da Susanna Marcomeni , a porre fine all‘“ affaire” che caratterizza questa commedia nera!
Un ossimoro costante in cui tragedia e commedia coesistono magistralmente .
Lo spettacolo sarà in scena dal 23 al 27 febbraio 2022.
Elena Cecoro / Cronaca Lombardia
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