Dissenso del consigliere Di Martino su come si stanno svolgendo le iniziative previste dal cartellone natalizio. Responsabilità anche della politica
Il consigliere Di Martino e il flop delle iniziative natalizie
Castellammare di Stabia – “Il cartellone natalizio si sta trasformando in una farsa”.
Questa la lapidaria affermazione del consigliere comunale di opposizione Andrea Di Martino che, passo passo sta seguendo le manifestazioni organizzate dall’Amministrazione che, per la verità, non stanno nemmeno riscuotendo grande consenso di pubblico.
Un giudizio che Di Martino sta esternando sin dai primi eventi previsti dal “ritardatario” cartellone e che per questo pensa che “Errare è umano perseverare è diabolico”.
Su quattro eventi previsti e che si sono tenuti, tre si sono rilevati una disastro, aggiunge il consigliere sottolineando il fatto che si stanno spendendo 300 mila euro, che rappresentano una somma sicuramente non trascurabile; non si stanno conseguendo risultati, e “Non produciamo cultura, non facciamo turismo e in più non è manco divertente”.
Dunque uno schiaffo alla miseria perché, appunto, per Di Martino si stanno “zazzeriando” soldi pubblici.
D
a subito il consigliere aveva chiesto le dimissioni del Direttore artistico, ma con questa nota giunta in redazione amplia il suo ragionamento, pensando che le sole dimissioni di quest’ultimo potrebbero non essere sufficienti.
Il riferimento, anche se non specificato, ci sembra chiaro che è rivolto alla classe politica, all’assessorato alla cultura, che comunque manca ed è retto dal sindaco (con tutto quello che ha da fare quanto tempo può dedicare a questo settore?), ma anche alla Commissione consiliare alla cultura che ha un suo preciso compito a tale proposito.
Noi pensiamo che tante sono le motivazioni che concorrono al verificarsi di risultati non proprio positivi.
Primo fra tutti, probabilmente il non aver dato, per la redazione del cartellone, una precisa logica e un chiaro indirizzo. Quali erano le finalità che si intendevano conseguire, il perché di tanti eventi, la scelta dei luoghi e, come dire, il volere accontentare tutti.
L’informazione circoscritta su fb che rappresenta un limite non solo per gli aventi culturali, ma anche per quanto riguarda altro; il coordinamento con tutte le altre iniziative, l’assenza del coinvolgimento delle associazioni culturali, quelle che in tutto l’anno sono in campo.
Un coinvolgimento anche solo per “usufruire” delle notizie di chi prova ogni giorno a proporre iniziative e dunque conoscere meglio quella che è la domanda ma soprattutto dove potrebbe essere indirizzato un più opportuno percorso socio-culturale.
Non vanno trascurati i limiti organizzativi. Programmare eventi non è solo scegliere il cantate, l’attore, il gruppo musicale, la quantità dei fuochi d’artificio, sia pure spettacolari, ma è anche predisporre il tutto affinché l’evento si svolga nel migliore dei modi, prevedere quanto è possibile prevedere.
Insomma organizzare è un preciso mestiere, cosa che ci pare sia mancato in questa prima fase.
Il nostro auspicio è che quanto ancora è programmato registri successo sia rispetto al consenso che alla partecipazione, che tutto si svolga secondo quanto stabilito e che il prossimo futuro si preveda qualche modifica alla impostazione generale.
Giovanni Mura
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