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Il Comune: vaccinazione solo “per i residenti”. Ma la Protezione civile smentisce

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n comune della provincia jonica messinese ha limitato la vaccinazione ai “residenti” in un poliambulatorio ASP distrettuale

Sul sito istituzionale del Comune di Sant’Alessio Siculo, paese turistico balneare della provincia jonica messinese, è apparso un comunicato, a firma dell’attuale sindaco a capo di una Amministrazione di centrodestra, in cui è stato scritto testualmente “… SI EFFETTUERANNO LE VACCINAZIONI ANTI COVID-19 SENZA NECESSITA’ DI PRENOTAZIONE, PER I RESIDENTI NEL COMUNE DI SANT’ALESSIO SICULO PRESSO IL POLIAMBULATORIO ASP, SITO IN VIA …”.

Il poliambulatorio ASP sito nel Comune di Sant’Alessio, facente parte dell’Azienda Sanitaria Provinciale Messina, rientra nel Distretto sanitario di Taormina d32 di cui fanno parte gli Enti locali: Taormina, Antillo, Casalvecchio Siculo, Forza D’Agrò, Gaggi, Gallodoro, Giardini Naxos, Graniti, Letojanni, Limina, Monciuffi Melia, Roccafiorita, S.Alessio Siculo, Santa Teresa di Riva, Savoca, Castelmola, Motta Camastra, Francavilla di Sicilia, Roccella Valdemone, Malvagna, Mojo Alcantara, Santa Domenica di Vittoria, S. Teodoro, Cesarò.

Si aggiunge inoltre che a monte di Sant’Alessio Siculo insistono dei Comuni, quali: Forza D’Agrò, Limina, Roccafiorita e Antillo, che per immettersi sulla Strada Statale 114 intersecano il suddetto comune di Sant’Alessio. In particolare le ultime tre citate località lo fanno proprio in prossimità del predetto poliambulatorio ASP, pertanto l’apertura della vaccinazione anche a questi Enti locali avrebbe consentito una maggiore adesione alla immunizzazione antiCovid.

Non solo, il poliambulatorio ASP sito nel Comune di Sant’Alessio fa pure da Guardia medica per il ben più abitato e limitrofo paese che è Santa Teresa di Riva, ove, va detto, quando sono state organizzate delle vaccinazioni in detto paese, queste erano aperte a tutti senza alcuna distinzione.

Da siciliani si è quindi rimasti increduli, allibiti, anzi pure irritati nel leggere il riportato comunicato, di tutta evidenza, discriminatorio nei confronti degli altri concittadini e conterranei. Noi siciliani per Storia e indole non siamo dei selettivi. Lo è però certa anacronistica mentalità soprattutto politica. Lo è da anni e s’impone anche con il clientelismo, voto di scambio sociale e facendo leva sul “bisogno”, differenziando innanzitutto i siciliani stessi, anche grazie ad uno Stato italiano che sembra compiacente poiché pare da decenni retorico, ipocrita e assente.

IL COMUNICATO DELLA PROTEZIONE CIVILE

In serata è intervenuto un comunicato della Protezione civile che ha smentito la limitazione della vaccinazione ai soli residenti notificata dal Comune di Sant’Alessio Siculo.

<< La campagna “Le Vie del Vaccino” va avanti – scrive la Protezione civile – Ricordiamo che è una iniziativa voluta fortemente dal Commissario per l’emergenza Covid19 Aberto Firenze, con la quale si vuole andare incontro alle esigenze dei cittadini somministrando le dosi dei vaccini nei luoghi più frequentati nel periodo estivo. Così dopo Taormina approda sulla Riviera Jonica a Sant’Alessio Siculo giorno 24 luglio dalle 9,00 alle 15,00 presso l’Ambulatorio dell’ASP a Sant’Alessio Siculo. Tutti coloro che sono interessati possono recarsi per la vaccinazione nei locali dell’ASP, ovviamente ci saremo noi della Protezione Civile di Furci Siculo oltre il personale medico coordinato dal responsabile dell’HUB di Taormina Dott. Giuseppe Smedile ad assistervi. Vi Aspettiamo!!!!>>.

L’OPINIONE

Sarebbe opportuno che l’Amministrazione di Sant’Alessio Siculo riveda il proprio comunicato in quanto appare fuorviante e oltraggioso della socialità e accoglienza siciliana.

Con simili comunicazioni inoltre si possono ulteriormente fomentare ed esacerbare vicendevolmente le persone mettendole l’una contro l’altra.

Sono infatti concordi molti sociologi nel dire che la pandemia di Covid-19 e le misure adottate per contrastarla, hanno peggiorato le disuguaglianze strutturali e differenziazioni esistenti nelle nostre società. Si osservano infatti anche nuove forme di disuguaglianza e discriminazione, in particolare nell’accesso all’assistenza sanitaria.

Peraltro è già sotto gli occhi di chi può e vuole vedere che l’incitamento all’intolleranza, alla distinzione nativa, ideologica, confessionale, economica e all’odio online, si sono diffuse ampiamente, mentre parallelamente le ricadute economiche della pandemia hanno aggravato le stigmatizzazioni, lo sprezzo e il disprezzo tra le persone. Tutte soglie queste da cui a volte non si è più tornati indietro.

Adduso Sebastiano

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)


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