E
’ inutile, proprio nun c’à fà (non ce la fà) a proferire più di una parola senza cadere nella macchietta e quindi, puntualmente, anche quando si avventura a trattare di cose che nemmeno sa cosa siano (sua stessa affermazione) lo fa unicamente per dirne una delle sue e farsi martire stacanovista (della battuta però, e basta) per il bene degli italiani, dice (Suo, dico) per cui ieri, avventurandosi nell’argomento astronomico del giorno (la fotografia del buco nero), ha fornito il suo prezioso contributo alla comprensione del tutto onorandoci del suo verbo e sapere, ovviamente sempre in diretta FB, dicendo:
“Di Fisica ci capivo poco e nulla, anche di Geografia astronomia: mi domando ancora oggi cosa è.
È stato fotografato un buco nero distante solo 55 milioni di anni luce: alla milanese come si dice? ‘El bus … non posso dire ‘negher’ sennò mi indagano, mi inquisiscono, figurati ho già i miei problemi con inchieste e indagini…”.
Poi, detta la cosa più essenziale e necessaria per lui, con uno sforzo enorme aggiunge anche che:
“c’è un pezzo d’Italia: ringrazio l’Istituto nazionale di Fisica nucleare e l’Istituto nazionale di Astrofisica, che hanno partecipato, e il dottor Luciano Rezzolla, direttore dell’Istituto di Fisica teorica di Francoforte, a dimostrazione che gli italiani anche in questo campo non hanno niente da invidiare ad altri”.
Beh, almeno qualche dato serio, alla fine, gli è scappato di darlo. Spero che non si sia affaticato troppo.
Ah, sia chiaro, anch’io ebbi a nascere e, chiaramente, nacqui quadrato per cui ….. magari anch’io, prima o poi, morirò e non tondo; almeno così spero per cui … ad ognuno il suo poligono con buona pace di tutti!
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