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Castellammare di Stabia

Il cartoon “REX un cucciolo a palazzo” per ricordare anche i reali sanguinosi combattimenti tra animali

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Il combattimento tra cani raccontato in questo cartoon è di fatto nella realtà un problema mondiale sia criminale che culturale.

Il cartoon appena uscito “REX – Un cucciolo a palazzo” racconta di un viziatissimo cucciolo dalle zampe corte e il corpo lungo, super viziato a Buckingham Palace dalla Regina Elisabetta d’Inghilterra. La vita però cambia drasticamente il giorno in cui per una serie di circostanze sfortunate il cane si ritrova per strada, è costretto ad adattarsi alla vita da marciapiede e condividerà le dure esperienze dei randagi, compresi i combattimenti, quelli che, purtroppo, nella realtà, vedono tanti cani randagi e specialmente di alcune razze ritenute più aggressive, finire tra le grinfie di gente senza scrupoli che organizza combattimenti crudeli e mortali tra cani per il mercato degli scommettitori.

I giocatori d’azzardo puntano somme cospicue sul cane ritenuto più forte di altri cani. La criminalità organizzata ruba spesso cani della zona o quando sono in calore per usarli come esca per attirare altri cani. I randagi invece vengono direttamente rapiti e costretti a combattere. I cani da esca vengono poi lasciati in balia dei cani da combattimento e muoiono con le membra strappati a morsi. Quelli che fanno invece gli incontri, se feriti in modo irrimediabile, vengono abbandonati per morire lentamente a causa delle mutilazioni, oppure direttamente uccisi o ancora in alcune parti del mondo, macellati per essere mangiati.

Nel mondo non combattono solo cani, ma anche, ad esempio, cinghiali. Un caso noto e filmato si chiama “Adu Bagong” e consiste nella lotta tra un cane e un cinghiale all’interno di un’arena di 15 metri. La pratica, risalente agli anni Sessanta, si svolge nei villaggi della provincia indonesiana di West Java. Nata come metodo per addestrare i cani a difendere le fattorie dai cinghiali, nel tempo ha iniziato ad essere considerata uno sport di intrattenimento, con la possibilità di scommettere sul vincitore. I combattimenti si tengono ogni fine settimana e terminano soltanto quando uno degli animali resta ferito. Se la sua salute è gravemente compromessa, il cinghiale viene macellato e venduto ai consumatori, non musulmani perché considerato impuro, altrimenti curato e riutilizzato per il prossimo duello; quest’ultimo trattamento viene riservato anche al cane. Per partecipare alle gare i proprietari pagano tra i 14 e 140 dollari, mentre il premio per i vincitori si aggira sui 2000 dollari.

In atto è in corso una petizione per fermare i combattimenti in Sicilia e in Italia.

A

dduso Sebastiano

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