S
antiago Fretes ha dieci anni e per una rara malformazione genetica è nato con una gamba sola. Eppure vive da sempre come se ne avesse tre, mettendo nel conto anche le stampelle. Con quelle si arrampica, scia, pratica le arti marziali. E naturalmente, come tutti i bambini argentini, gioca a pallone. Il suo idolo è Diego Alberto Milito, El Principe, sommo centravanti del Genoa e dell’Inter di Mourinho, tornato al Racing di Avellaneda per chiudere la carriera dove l’aveva cominciata.
Sabato scorso Milito ha disputato la sua partita d’addio e Santiago ha voluto esserci. Ma gli piace talmente tanto giocare che prima dell’inizio è sceso dagli spalti con un amichetto per tirare quattro calci nello spiazzo antistante il prato. Quando Milito è entrato in campo, la barriera di protezione impediva ai ragazzini di vederlo. Santiago si è sempre infischiato della sua debolezza, al punto di averla trasformata nel tempo in punto di forza. Così ha preso una stampella e ne ha fatto un trampolino. Poi ha pensato che il suo amico, avendo solo due gambe, era meno avvantaggiato di lui che ne ha tre. E gliene ha prestata una.
vivicentro.it/opinione  –  lastampa/Il cammino di Santiago MASSIMO GRAMELLINI
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