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Iezzo: “Castellammare può diventare un ottimo vivaio per i giovani stabiesi”

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Gennaro Iezzo, ex portiere del Napoli, è intervenuto nel corso della trasmissione televisiva Juve Stabia Live Talk Show: le sue dichiarazioni

Iezzo: “Castellammare può diventare un vivaio importante per i giovani stabiesi”

 

Gennaro Iezzo, ex portiere del Napoli, attualmente direttore e allenatore dello Stabia Academy e testimonial AIC, è intervenuto durante la trasmissione televisiva Juve Stabia Live Talk Show. La trasmissione prodotta da ViViCentro Network, va in onda ogni giovedì dalle 20 sulle pagine Facebook: Vivicentro.it, Stabiesi al 100%, Juve Stabia Live, News Mania Quindicinale, Stabiesi TV, ViViRadioWeb, Juve Stabia Unica Fede, Calcio D’Anticipo, Juve Stabia: La Leggenda, Agenzia Stabiese. In audio trasmessa in diretta su Radio Città Castellammare e in differita il giorno dopo alle 20:30 su TV Oggi (canale 71 del digitale terrestre).

Le sue dichiarazioni sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“Credo che sia caduta sulle nostre teste una bomba atomica. Nessuno si poteva aspettare che nel 2020 avremmo vissuto una situazione del genere. Sono venuti meno gli abbracci e il socializzare ed è sembrato finire tutto. Oggi ci ritroviamo per strada sempre con le giuste distanze finché non finirà questa pandemia. Per chi come me gestisce un centro sportivo e una scuola calcio, è stato difficile. Abbiamo dovuto chiamare tutti i ragazzi e spiegargli la situazione del Coronavirus. Il 18 maggio sembrerebbe essere il giorno in cui ci avvicineremo di più alla normalità. Il calcio è uno sport che prevede il contatto fisico e non è facile la ripresa. 

Gli oratori che sono sparsi per l’Italia mancano un pò a tutti e servirebbero per le nuove generazioni che vivono una vita fatta di web e di giochi elettronici. A noi a quel tempo serviva solo un pallone per socializzare e fare amicizia. 

Penso che ci voglia coraggio a buttare tutti in campo e riprendere tra meno di dieci giorni. Da un lato può sembrare una scelta scellerata perché siamo in una fase in cui neanche gli scienziati ci stanno capendo molto e ci potrebbe essere il rischio contagi. Senza calcio però si fa fatica a stare e c’è un indotto importante che gira attorno al calcio in tutte le categorie. La crisi potrebbe essere più devastante dalla C in giù e soprattutto nei Dilettanti. Una volta giravano soldi anche in queste categorie. Ora è tutto concentrato nei diritti televisivi che riguardano la Serie A. 

Oggi si pensa di più ai giovani rispetto a qualche anno fa. Molte società cercano di valorizzare i propri giovani. Però forse oltre il 60% è fatto di stranieri. In Italia – continua Iezzo – solo pochi club investono sui giovani ma non è come nelle altre nazioni dove anche i club importanti mettono dentro qualche giovane ogni tanto. E’ un peccato soprattutto per le squadre del Sud come il Napoli e le altre. Ci sono tanti giovani del sud che militano in squadre del nord. Al sud ci sono tanti giovani promettenti ma sono costretti ad emigrare al nord perchè si crede poco nella valorizzazione dei giovani. Castellammare potrebbe diventare un vivaio importante per far crescere giovani stabiesi e ragazzi campani. 

Juve Stabia-Napoli con l’autogol di Romito? Ci ha fregato il discorso del pubblico perchè il Menti era stracolmo ed era difficile dialogare con i compagni. Ho chiamato la palla a Romito ma lui fece un retropassaggio in porta e gli sfottò nei miei confronti sono durati per tantissimo tempo. 

Credo che Ciro Polito, direttore sportivo della Juve Stabia, abbia fatto il portiere e abbia l’occhio lungo sul discorso portieri. Mi dispiace che Branduani dopo un campionato strepitoso in cui ha portato almeno 15 punti alla Juve Stabia, poi abbia avuto un campionato molto strano e difficile. Provedel ha tutte le qualità fisiche e tecniche per fare benissimo, come del resto ha fatto anche Danilo Russo. 

Il rigore che ho parato a Kakà in un Milan-Napoli è la mia parata che la gente ricorda di più. Ricordo però anche una bella parata su Shevchenko quando ero nel Cagliari. Ma non saprei dire quale sia stata la mia parata più bella della carriera.

Speriamo di ritrovarci presto ad abbracciarci per strada e speriamo in un pronto ritorno sui campi di gioco per noi che amiamo il calcio. E speriamo soprattutto che sia sconfitto presto questo maledetto Coronavirus”. 

 

a cura di Natale Giusti

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