14.9 C
Castellammare di Stabia

Iervolino: “Neapolis avversario difficile ma dobbiamo crederci”

LEGGI ANCHE

Simone Vicidomini– Il tecnico dell’Ischia invita i suoi a rimanere concentrati, confermando il trend positivo ottenuto in trasferta, con un pareggio e due vittorie. Angelo Iervolino sa che di partite come quelle contro il Neapolis nascondono delle insidie. Si affronterà una squadra che fa dell’agonismo la propria arma principale, che è in pieno lotta per la salvezza e che si sicuro non regalerà nulla.

«

Dopo la sconfitta interna contro la Puteolana, dove potevamo raccogliere anche un punto, ci siamo ben rialzati, raccogliendo sette punti in tre trasferte e c’è chi ce ne dava zero (questa è “nuova”, ndr) – attacca Iervolino –. Dobbiamo confermare quanto stiamo facendo di buono». Il tecnico dell’Ischia ricorda la partita dell’andata, ricca di insidie: «Il Neapolis sul suo campo fa bene, è squadra difficile da battere. Anche la Frattese in settimana ha dovuto sudare per vincere. Ci aspetta una partita dura sotto tutti i punti di vista, sia fisici che mentali.

Dovremo essere bravi ad avere continuità dopo queste gare in trasferta in cui abbiamo fatto bene, riuscendo a portare via vittorie come quella di S.Antonio Abate stringendo i denti. Ciò è sinonimo di grande miglioramento rispetto all’inizio del campionato». Iervolino sa che la squadra è cresciuta anche sul piano della personalità. « Ripeto, dobbiamo essere bravi ad avere quella reazione di continuità e tenercela per tutta la gara, sapendo che sarà una partita difficile, avendo pazienza su tutto quanto avverrà in campo. I ragazzi sanno che è una partita complessa.

Non è una frase fatta – aggiunge l’allenatore – perché gli avversari hanno calciatori di qualità nel reparto avanzato e bisogna stare attenti. Così come fare attenzione sulle nostre dinamiche, soprattutto gli errori tecnici che magari si sono accentuati sul campo di Sant’Antonio. Qui sarà uguale perché l’errore tecnico fa parte del gioco, sapendo che qualcuno può essere accentuato dal campo in erba naturale. Dobbiamo essere bravi a eliminarli e in settimana ce lo siamo ripetuti tante volte».

Squadra che vince non si cambia? «Se sta bene sì, non si cambia. Però il problema è che dobbiamo fare i conti con determinati acciacchi, gestire le forze, i dolorini che qualche ragazzo si trascina da tempo. Quelli di Castagna li abbiamo ben gestiti, idem Arcamone che non respira benissimo per la botta al costato subita due settimane fa. Cibelli è reduce dall’infiammazione al tendine, è recuperato ma ha pur sempre delle noie.

Dobbiamo fare di necessità virtù e andare in campo per essere quanto più efficaci è possibile, sia in fase difensiva che offensiva, giocando con personalità, con grande forza, sia tecnica che mentale. Farlo mentalmente, significa essere migliorati sotto questo punto di vista. Credo che da agosto ad oggi abbiamo alzato moltissimo il livello di tutto. Adesso i ragazzi devono essere pronti ed efficaci per raggiungere l’obiettivo». Ovvero i play-off.

Sulla crescita di Montanino, in gol a Sant’Antonio, Iervolino dice che «Riccardo è un giocatore che conoscevo da tempo, ero sicuro che poteva avere questo percorso. Un under di qualità come ne ho altri in rosa. Riccardo viene da un percorso professionistico ed era giusto attenderlo. Adesso si trova bene in un contesto di adulti che è diverso da quello giovanile. A parte il gol, Montanino è presente dappertutto, non si risparmia in nulla, anche in fase difensiva. Deve migliorare in alcuni aspetti, come evitare di subire un cartellino giallo a partita.

Lui però è in grado di poter arrivare al gol – sottolinea Iervolino – annoverare nella sua statistica sei-sette reti in una stagione. Può migliorare ma arriva spesso fuori area così come a ridosso delle punte per cercare la conclusione. Domenica ci ha fatto vincere ma è entrato in un complesso in cui ogni compagno ha lo stesso obiettivo».

Iervolino si aspetta un Neapolis che verrà a giocarsi la partita o maggiormente abbottonato? «Di sicuro l’obiettivo degli avversari sarà quello di portare un risultato positivo a casa, per la classifica e per il prestigio. Mi aspetto un Neapolis efficace perché è bravo nelle transizioni positive, con i tre davanti con La Ferrara, Catena, Barretta, bravi a fare questo e mi aspetto che lo faranno anche su un campo ampio come il nostro. Da parte nostra sarà importante portare avanti un discorso di continuità ambientale».

Per l’Ischia secondo posto irraggiungibile? «Mancano otto gare che sono tante. Il calendario è poco omogeneo per alcune visto che ci sono diversi scontri diretti. Tutto può accadere. Non dobbiamo pensare alla lunga ma vivere partita per partita. La nostra squadra ha bisogno di giocare al centouno per cento ogni gara, in quel caso possiamo vincere contro tutti. Nel momento in cui siamo a novantanove facciamo fatica. Pensiamo a vincere sempre e alla fine tireremo le somme. Sarà importante che ci sia equilibrio. Dopo gli ultimi risultati non siamo diventati il Real Madrid ma prima non eravamo dei brocchi. Lavoriamo tutti i giorni al massimo delle nostre opportunità.

Col sostegno dei tifosi? E’ assodato che i ragazzi del tifo ci danno una carica in più, nelle ultime due trasferte ci hanno supportato. I punti sono arrivati anche grazie a loro. Ci hanno dato una grande spinta su campi difficili. Ci saranno sempre, dobbiamo essere grati per la loro vicinanza».
In merito alla squalifica di Gigio Trani (due giornate), il tecnico gialloblù ribadisce quanto dichiarato nel dopo partita. «Fin quando è stato al mio fianco, era vicino a me che lo “proteggevo”, posso assicurare che non ha fatto nulla. E’ arrivato un cartellino rosso senza comprendere il motivo. Durante la gara qualche parolina si dice, anche Trani avrà avuto qualche battibecco ma finisce tutto a fine partita».


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cittadella – Juve Stabia: La doppia faccia di Luca Pandolfi, dal flop a Castellammare al successo in Veneto

L'ex Juve Stabia affronta la sua vecchia squadra nel momento migliore della sua carriera, ma la memoria collettiva delle Vespe lo lega ad una stagione da incubo.
Pubblicita

Ti potrebbe interessare