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Castellammare di Stabia

I vacanzieri italiani scelgono la Sicilia

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Sempre più vacanzieri scelgono la Sicilia. La ricerca Swg dice che la Sicilia è la seconda meta più ambita dopo la Puglia.

L’esodo turistico estivo degli italiani si concentrerà tra fine luglio e agosto e in poco più di due milioni di vacanzieri sceglieranno la Sicilia. Questo secondo il tradizionale sondaggio condotto Swg.

Swg è una società fondata a Trieste nel 1981 la quale progetta e realizza ricerche di mercato, di opinione, istituzionali, studi di settore e osservatori, analizzando e integrando i trend e le dinamiche del mercato, della politica e della società.

Per conto di Assoturismo Confesercenti, Swg ha realizzato un’indagine di mercato con la quale si prevede che questa estate l’Isola sarà la seconda regione italiana più gettonata tra i 21,5 milioni di italiani che si concederanno un viaggio.

Se poco più di un terzo sceglierà l’estero, il 15 per cento dei poco meno di 14 milioni che resteranno in Italia sceglierà proprio la Sicilia (meglio solo la Puglia con il 17 per cento).

Secondo il sondaggio, il soggiorno medio è di 12 giorni, con un budget medio previsto di 786 euro. L’Isola beneficia della crescita del mare come meta principale, dato che ad agosto, il 63 per cento degli italiani sceglierà di trascorrere le ferie sotto l’ombrellone in una località balneare in Italia o all’estero.

A livello nazionale, le strutture ricettive tradizionali come alberghi e hotel si confermano la sistemazione preferita in grado di raccogliere il 30 per cento delle preferenze. Considerando, invece, anche il mercato del turismo straniero nell’estate 2019, secondo le stime del Cna (Confederazione nazionale artigianato), la Sicilia è la sesta regione a spartirsi la torta dei 206 milioni di turisti che visitano l’Italia e generano 38 miliardi di fatturato: il Veneto risulta in cima alla classifica e precedono la Sicilia, nell’ ordine, Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia e Lazio.

Il Comune di Palermo ha anche reso noti i dati del 2018, anno di Palermo Capitale della cultura italiana, in cui la città ha visto crescere i flussi del 7,8 per cento (contro il 2,9 della Sicilia e il 2 dell’Italia). Una crescita di cui hanno beneficiato di più le strutture extra alberghiere, con un più 23,4 per cento (Sicilia +8,5 – Italia +2,7), rispetto alla strutture alberghiere tradizionali, più 4,3 per cento (Sicilia +1,5 – Italia +1,6).

A

dduso Sebastiano

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