I
demA denunciano il tentativo di speculazione che riguarda la soppressione della tratta ferroviaria. Il consigliere Scala di LeU e il disagio dei pendolari
I demA e la soppressione della tratta Castellammare – Campi Flegrei
Castellammare di Stabia – Diventano sempre più precari i collegamenti da Castellammare con Napoli e i paesi della provincia, creando difficoltà e disagi non da poco a lavoratori, studenti e a cittadini che hanno comunque la necessità di raggiungere altre località non volendo e/o non potendo utilizzare il proprio mezzo.
Tralasciando il grande problema della Vesuviana, argomento che andrebbe affrontato con estrema decisione e idee ben chiare, è dell’altro giorno la notizia della soppressione della fermata di Torre Annunziata Centrale di alcuni treni, da Napoli a Salerno della tratta gestita dalle Ferrovie dello Stato.
Cancellazione della fermata, asserisce il consigliere comunale Tonino Scala, che “rende vano il raggiungimento da Castellammare a Napoli per mancanza di coincidenza”.
Il consigliere ci fa sapere che un nutrito gruppo di pendolari, che appunto utilizzano giornalmente questo storico treno, ha inviato una lettera alla Regione Campania chiedendo l’immediato ripristino delle corse annullate che, per raggiungere Napoli, aumentano l’attesa al mattino e annullano la possibilità di rientro la sera.
Scala ritiene opportuno che analogo intervento di richiesta di ripristino dei treni annullati lo facesse il sindaco di Castellammare Gaetano Cimmino che “più di una circostanza ha mostrato la volontà di tenere in vita e di incrementare il trasporto pubblico su questa tratta”.
Una denuncia specifica su questo problema viene avanzata dal coordinamento dell’Agorà demA di Castellammare di Stabia che ha sempre evidenziato, tanto è affermato in una nota stampa, il pericoloso tentativo di speculazione che era ed è in atto sulla tratta Castellammare – Campi Flegrei di pertinenza delle Ferrovie dello Stato.
La soppressione della stazione di Castellammare, è specificato nella nota dei demA, è stata momentaneamente archiviata a seguito delle denunce che hanno fatto emergere “il giro di malaffare che ruota attorno alla riconversione, a fini edilizi, nell’ex area Cirio”; ma non è ritenuto possibile, dimostrando ipocrisia e racconto di menzogne da parte di chi è alla guida dell’attuale amministrazione e di parte dell’opposizione, che non siano informati di quelle che sono i progetti dell’associazione di imprenditori ‘Naplest et Pompei’.
Associazione, è ancora detto, che con l’appoggio delle amministrazioni che insistono sul litorale, ovvero da Castellammare a San Giorgio a Cremano, intenderebbero demolire tutta la tratta in questione.
I dirigenti del movimento politico legato a De Magistris, riportano l’obiettivo dell’associazione di imprenditori su menzionata, che propone, senza ricorrere a finanziamenti pubblici, di avviare progetti per valorizzare due importanti e strategiche aree per il rilancio della città di Napoli e dell’area Vesuviana e costiera ponendo, fra le altre, la condizione di smantellamento della tratta ferroviaria più antica d’Italia, perché interromperebbe il legame tra le città e il mare.
Dichiarazioni importanti dei demA che vedono in questa operazione tentativi di speculazioni e nel contempo invitano amministrazione e opposizione a fare chiarezza delle proprie idee e le proprie intenzioni e “di smetterla con le loro menzogne, con le loro ambiguità, con i falsi proclami che smentiscono la volontà di chiudere e sopprimere la tratta, che hanno l’odore di depistaggi momentanei”.
La nota dei demA comunica infine il loro proposito di organizzare una pubblica iniziativa, coinvolgendo associazioni, partiti politici e cittadini, per affrontare detta questione al fine di difendere e valorizzare un bene comune.
Giovanni Mura
Lascia un commento