Un ultimo Decreto, che rappresenta la Fase 2 del Reddito di cittadinanza, stabilisce come impegnare i beneficiari per attività utili alla comunità
I beneficiari del Reddito di Cittadinanza e l’impegno nella comunità
Castellammare di Stabia – Con una nota inviata al giornale, il capo gruppo consigliare del Movimento 5 Stelle Francesco Nappi, comunica di aver presentato una interrogazione per capire se l’Amministrazione comunale si è attivata in relazione dal Decreto legge del 22 ottobre dello scorso anno, che definisce forme e modalità finalizzate a impegnare i beneficiari del Reddito di cittadinanza.
A Castellammare, ci riferisce Nappi, sono oltre 1770 i cittadini che percepiscono detto reddito, il che vuol dire, aggiunge, che “vi sono altrettante famiglie che prima del Reddito di Cittadinanza erano a reddito zero o comunque in serie difficoltà economiche”.
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l decreto menzionato stabilisce, infatti, che i Comuni devono predisporre i cosiddetti PUC (Progetti a titolarità dei comuni, utili alla collettività) in ambiti culturali, sociali, ambientali, artistici, formativi e di tutela dei beni comuni.
Chi beneficia del Reddito di cittadinanza, a meno di esoneri previsti dallo stesso decreto, è tenuto a partecipare a detti progetti, appunto utili alla collettività. In caso di rifiuto, è prevista la decadenza del beneficio.
Il decreto chiaramente detta altre regole che interessano coloro che percepiscono il reddito come per esempio il vincolo che la disponibilità la deve dare almeno un componente della famiglia che lo percepisce, e vincoli per il Comune per come predisporre i PUC.
Va anche specificato che l’Amministrazione comunale, può anche avvalersi della collaborazione di enti del Terzo settore o di altri enti pubblici.
Una interrogazione dunque affinché nessuno rimanga dietro, è la considerazione del consigliere Nappi, che nel contempo, invita l’amministrazione, se non l’ha già fatto, ad attivarsi per rispettare la legge e capire quali progetti intende presentare.
“Basta apparire, è ora di fare azioni concrete a vantaggio dei più deboli”, è la conclusione dell’esponente del Movimento.
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