“Abbiamo fatto divertire il pubblico e loro hanno fatto divertire noi”
Marek Hamsik, centrocampista e capitano del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per commentare la partita pareggiata contro il Torino che, con tutta probabilità, mette fine ai sogni scudetto della squadra azzurra e di un popolo rimasto vicino ai suoi beniamini fino alla fine.
Ecco le sue parole:
” Dobbiamo solo ringraziare il nostro pubblico che ci ha fatto sentire come se avessimo vinto qualcosa ma ci dispiace molto perchè ci avevamo creduto fino alla fine anche se non è ancora finita perchè alla Juventus manca un punto. Ci abbiamo provato per tutto l’anno, siamo stati là e forse meritavamo qualcosa di più. Dopo la Juve? Sono successi piccoli episodi che fanno cambiare la stagione: la Juve che vince all’ultimo minuto e noi che al quinto minuto prendiamo un rosso diretto, ma sono piccoli particolari che possono decidere il campionato. Purtroppo è stato così e dobbiamo accettarlo con rammarico. Fine di un ciclo? No, lo vedo come un grande ringraziamento di un’intera città nei nostri confronti perchè ha visto che ce l’abbiamo messa tutta, li abbiamo fatti divertire e viceversa e allora è stato splendido anche se non abbiamo vinto niente. Sarri? Spero che resti perchè ci ha fatto crescere e rimanere per tre anni sempre attaccati al primo posto e se dovesse lasciare dispiacerebbe a tutti. Mancata esultanza? No, è stata un’esultanza ‘alla bresciano’, lì facevo sempre così, non c’è niente dietro ed è un gol che mi piace molto. Per me si può andare avanti tutti insieme, sono tre anni che stiamo crescendo e facendo campionati straordinari, manca un pizzico e forse gli infortuni di Ghoulam e Milik ci hanno indeboliti perchè sono giocatori molto importanti. Sono particolari che cambiano un campionato, ma questa squadra ha fatto vedere in campo che se la può giocare con chiunque. In campionato ci sono stati condizionamenti pesanti come i risultati della Juve ma noi sicuramente dovevamo fare qualcosa di più e cercare di non prendere gol a Firenze e difendere con i denti e provare a vincerla con una palla gol su calcio piazzato. Ma noi siamo una squadra offensiva che gioca a calcio e non siamo abituati a stare bassi e difendere. Sono cose che ti insegnano tanto e ti fanno crescere”.
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