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Castellammare di Stabia

Hamas: “Posizione negativa su proposta tregua ma trattative vanno avanti”

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Adnkronos) –
Hamas sembra orientata a respingere l’ultima proposta di accordo con Israele sugli ostaggi elaborata dai mediatori per una tregua nella Striscia di Gaza.La riposta è attesa per oggi, ma secondo quanto ha dichiarato Osama Hamdan, esponente del gruppo con sede in Libano, alla TV Al-Manar, affiliata a Hezbollah, “la nostra posizione sull’attuale documento negoziale è negativa”.

Tuttavia, ha successivamente puntualizzato l’ufficio stampa di Hamas, “non significa che i negoziati si siano fermati”. I colloqui per una tregua tra Israele e Hamas sono in stato avanzato ma le parti restano distanti sulla questione chiave se la fine della guerra nella Striscia di Gaza debba essere passo integrante dell’accordo.E se il segretario di Stato americano, Antony Blinken, che in Israele ha incontrato Benjamin Netanyahu, parla di progressi “reali e significativi”, il premier israeliano ribadisce che non accetterà alcun accordo con Hamas che preveda la fine della guerra a Gaza”.   Qualsiasi operazione pensata per la città di Rafah dovrebbe includere un piano credibile per l’evacuazione dei civili palestinesi.

A sottolinearlo, nel corso di un colloquio con il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, è stato il segretario americano alla Difesa americano, Lloyd Austin.Secondo quanto riferito successivamente dal portavoce del Pentagono, il generale Pat Ryder, il colloquio telefonico è stato incentrato “sui negoziati in corso sugli ostaggi, sugli sforzi di assistenza umanitaria e su Rafah”. “Il segretario Austin ha riaffermato il suo impegno per il ritorno incondizionato di tutti gli ostaggi e ha sottolineato l’importanza di incrementare il flusso di assistenza umanitaria a Gaza, garantendo al contempo la sicurezza dei civili e degli operatori umanitari”, ha riportato Ryder. “Il Segretario ha poi osservato che qualsiasi potenziale operazione militare israeliana a Rafah deve includere un piano credibile per evacuare i civili palestinesi e mantenere il flusso di aiuti umanitari”.  “Mostruoso” è il “genocidio” perpetrato dal premier israeliano Benjamin Netanyahu.

Con queste parole il presidente colombiano, Gustavo Petro, ha risposto su X alle accuse del ministro degli Esteri israeliano Israe Katz, per il quale il leader colombiano sarà ricordato per essersi “schierato con i mostri più spregevoli” dopo aver annunciato la rottura delle relazioni con Israele. “Il mostro è il genocidio” e Netanyahu “perpetra il genocidio del popolo palestinese”, ha scritto Petro sul suo account sul social network X.Petro ha annunciato che il Paese sospenderà le relazioni diplomatiche con Israele a partire da oggi, come rappresaglia per l’offensiva dell’esercito israeliano contro la Striscia di Gaza.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)


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