Guardia Giurata uccisa nella metropolitana di Piscinola a Napoli, la babygang ride: “Tanto non ci fanno nulla”
Si passano l’ordine del silenzio e sorridono. Si spalleggiano e si rafforzano a vicenda, prendendosi gioco della legge. Quando tutto va male c’è chi si atteggia a fare l’avvocato per rassicurare gli altri. Non hanno neanche la maggiore età e già si sentono padroni del mondo. Sono i membri della babygang che lo scorso marzo aggredirono ed uccisero una guardia giurata nella Metropolitana di Napoli.
Uno dei membri, riferisce ilMattino, tranquillizza gli altri: «Tanto non ci fanno nulla».
Sa bene che con i minori la legge italiana è decisamente morbida. Una frase che viene raccolta da un altro del gruppo, tra parole bisbigliate bollate come incomprensibili e gesti mimati all’amico che sta seduto di fronte. Gli risponde un altro minore, forte di nozioni tecniche che deve aver appreso in casa o in strada, insomma all’ombra delle palazzine costruite con i fondi post terremoto a Chiaiano: «Ora vediamo il giudice cosa vuole fare, lo sfogo di legge, tre o quattro mesi e siamo fuori…».
A morire per il tremendo “gioco” del gruppo di baby criminali è stato Francesco della Corte, vigilantes di 52 anni. I tre minori lo accerchiarono alle tre di notte e lo colpirono alle spalle tramortendolo. L’uomo morì dopo una lunga agonia. Tutti gli indagati hanno confessato di averlo aggredito per sottrargli la pistola.
Lascia un commento