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Castellammare di Stabia

Il Gregge Smarrito (LUCIANO SOMMA)

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i pensava, ed evidentemente a torto, fino a qualche anno fa che nel clero vi fosse qualche “pecorella smarrita” , purtroppo però ricerche, mai smentite , negli Stati Uniti hanno accertato che il 41% dei preti hanno regolari rapporti sessuali nonostante il giuramento di castità effettuato, e il 30% cento dei preti non solo è gay ma purtroppo, in buona parte, pedofilo.

Anche tra vescovi e cardinali il fenomeno è allarmante, ma quel che è peggio è che i diretti interessati considerano la cosa del tutto normale.

Papa Francesco ha annunciato che prima della fine dell’anno sarà creata una Pontificia commissione per la tutela dei minori che sarà presieduta dall’arcivescovo Americano SEAN PATRIK O’MALLEY. E’ chiaro che molti vescovi e cardinali, ed una buona parte dei preti pedofili, non sono d’accordo.

Si spera che una volta per tutte gli appartenenti al clero che infrangono la legge impostasi vengano puniti in maniera esemplare togliendo loro l’abito talare indegnamente indossato.

Se nelle professioni bisogna mantenere alta la deontologia, e porto ad esempio un medico che con il giuramento d’Ippocrate giura di fare tutto il possibile per curare i pazienti, usando tutta la propria conoscenza scientifica per farlo, così in campo religioso se un prete giura di seguire scrupolosamente i comandamenti o lo mantiene, questo sacro giuramento, oppure si spoglia dell’abito talare per indossare quello civile ma, e su questo credo non ci siano dubbi, se commette un reato, come la Pedofilia, che venga condannato dalla legge come tutti comuni mortali!

Purtroppo molti diventano preti non perché chiamati da Dio ma per motivi prettamente pratici, utilitaristici, comodi, che permette loro una vita diversa da quella nella quale si trovano fin dall’infanzia, povertà o condizioni familiari assolutamente insostenibili tali da costringerli ad entrare in seminario per cercare quell’ascesa negata dallo status vitae che consenti loro Comunque uno stipendio, vitto, alloggio e tutte le agevolazioni che un curato possa ricevere per la sua posizione.

Queste mie brevi note sono di assoluta condanna per quei preti che si macchiano di azioni infamanti come quelle di irretire, e spesso stuprare, un bambino che ha la sola colpa, per la sua minore età, di essere stato talmente ingenuo da farsi trascinare nella perversione lasciva d’un rapporto gay che molto probabilmente lo bollerà lungo il corso dell’intera esistenza solo per soddisfare le insane voglie dell’orco di turno, nei panni d’un lupo cattivo ed infame travestito da docile agnello. Non vi sono né giustificazioni né attenuanti, e vorrei che ognuno di noi si mettesse poi nei panni d’un genitore il cui piccolo figlio ha subito violenza per sapere se è ancora in grado di giustificare queste mele marce che macchiano tutto il resto del clero sano e che allontana molti fedeli dalla casa di Dio.

LUCIANO SOMMA

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