Alberto Grassi, giocatore azzurro, ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: “Sono stato un po’ sfortunato perchè ero contentissimo per il mio arrivo a Napoli, ma mi sono infortunato subito. Ora sto recuperando anche grazie al sostegno del gruppo. I miei compagni mi hanno accolto a braccia aperte, come in una grande famiglia. Mi sono stati tutti vicino quando mi sono infortunato.
Sarri? Purtroppo non ho ancora avuto modo di lavorare a stretto contatto con il mister. Quello che so è che prima di essere un allenatore è un grande uomo. In campo giocherò come mezz’ala sinistra, anche se a Bergamo ho sempre giocato a destra.
Reja? Non dimenticherò mai i suoi insegnamenti. Lo ringrazio perchè ha sempre creduto in me e ancora oggi siamo in contatto. Quando mi sono trasferito in azzurro mi ha spiegato come è l’ambiente partenopeo, ma io ero già sicuro della mia scelta. Per un giocatore giovane è un gran passo in avanti.
Giocatore chiave? Il Napoli è pieno di leader e mi hanno aiutato tutti. Spero di diventare un punto di riferimento così come Hamsik in questo momento. E’ una bandiera e ha fatto tanto per il Napoli. Spero di rimanere qui a lungo.
Europa League? C’è la consapevolezza che siamo usciti per un colpo di sfortuna. Abbiamo dominato in lungo e in largo e il Villarreal è andato in vantaggio con un cross sbilenco. Il lato positivo è che potremmo preparare con calma le partite di campionato. Con la Fiorentina sarà la prima finale che giocheremo in queste ultime dodici gare. I viola sono forti in casa, ma se giochiamo come sappiamo, possiamo ottenere i tre punti”.
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