E
’ di questa mattina la notizia che lascia nuovamente la città di Gragnano sotto choc, già duramente provata dalla tragedia del giovanissimo Alessandro morto cinque giorni fa precipitando dalla finestra di un appartamento di Via Lamma.
Un’altra tristissima giornata per i cittadini e per la famiglia di un uomo precipitato dal balcone della sua abitazione al terzo piano, in un condominio in via Croce.
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Sul luogo sono intervenuti carabinieri e ambulanze, ma per la vittima, un 75enne vigile urbano, in pensione, non c’è stato nulla da fare. Vani sono stati i soccorsi.
L’impatto con l’asfalto, dopo un volo di diversi metri, è stato fatale. La dinamica è ancora al vaglio degli investigatori, anche se la pista battuta è quella del gesto estremo.
Gragnano sotto choc: Ipotesi sulle cause di quest’altra tragedia
L’uomo era benvoluto e molto conosciuto in città, soprattutto tra gli ex colleghi della Polizia Municipale.
Non è ancora chiaro se al momento della tragedia ci fossero altre persone in casa con lui. Gragnano sotto choc non si capacita di questo ulteriore gesto.
La notizia, anche attraverso i social, ha fatto presto il giro della comunità di Gragnano che si unisce al dolore di queste due famiglie che hanno perso i loro cari in questo modo atroce.
Suicidio: sintomi, cause e prevenzione
Ancora oggi è difficile individuare con esattezza le cause mediche alla base di un suicidio e spesso le ragioni che spingono a tale gesto sono più d’una.
Spesso sono il risultato di:
sentimenti di impotenza di fronte a quella che sembra essere una situazione di vita travolgente (problemi economici, di rapporti interpersonali, legati a un lutto o a una malattia, …), legami con disturbi psicologici (depressione, disturbo bipolare, schizofrenia), consumo di alcool e stupefacenti, e tanto altro ancora.
In molti casi si verificano poi situazioni in cui si desidera provocarsi dolore e non la morte, perché può sembrare un modo per gestire le proprie emozioni, ma si tratta ugualmente di casi che richiedono assistenza medica immediata.
Stile di vita e rimedi domestici
Non c’è alternativa ad un aiuto professionale quando si tratta di curare pensieri suicidi e prevenire il suicidio, ma ci sono alcune attenzioni che, se messe in atto, possono ridurre il rischio.
Uno consiste nell’avere un forte sostegno dalle persone vicine, siano esse familiari, amici o membri della propria Chiesa.
Anche la pratica religiosa è stato dimostrato che è in grado di ridurre il rischio di suicidio.
Purtroppo, nei due casi specifici, ovvero quello dalla morte del giovanissimo Alessandro e quello della morte del vigile urbano in pensione, la comunità della città di Gragnano formata dalle famiglie, dalla scuola, dalla Chiesa, dalle istituzioni, non è stata in grado di proteggere i suoi due “amici” che avevano età diverse ma erano uniti da un malessere interiore, provocato sicuramente da qualcosa o qualcuno, che li ha spinti a privarsi del dono più prezioso per ciascun essere umano: la vita.
Su entrambe le morti che hanno lasciato Gragnano sotto choc la procura di Torre Annunziata sta indagando per fare chiarezza e luce sui fatti.
Ci auguriamo che in entrambi casi giustizia venga fatta almeno per donare alle rispettive famiglie un po’ di serenità anche se nulla potrà restituire a ciascuna di esse i propri cari.
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