Gragnano, riciclava denaro per i clan: arrestato imprenditore del settore del noleggio slot machine, minacciava i commercianti prospettando loro visite da parte di affiliati
Questa mattina, gli agenti della polizia di Stato del commissariato di Pompei hanno dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Napoli di custodia cautelare in carcere a carico di A. B., imprenditore di Gragnano operante nel settore del noleggio di slot-machine. L’ordine di arresto è arrivato dopo un’oculata indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli che ha permesso di appurare che:
L’indagato per i reati di cui agli artt. 56,629 c.p. con l’aggravante del metodo mafioso di cui all’art. 7 D.L. 13 maggio 1991 nr. 152, mediante minacce concretizzatesi nella valenza intimidatoria derivante dalla nota riconducibilità al sodalizio mafioso denominato “clan Cesarano”, costringeva un commerciante di Sant’Antonio Abate a rescindere un contratto di fornitura di slot machine con l’attuale gestore per stipularne un nuovo con la propria società. L’attività investigativa svolta da personale dello stesso Commissariato di Pompei, faceva emergere che l’imprenditore onde rafforzare la condotta intimidatoria, prospettava alla persona offesa la prossima scarcerazione di un sodale appartenente al predetto clan, operante nella zona confinante di Pompei e Castellammare di Stabia, arrestato proprio a seguito della denuncia proveniente dall’attuale fornitore di slot machine.
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