Al GP d’Europa vittoria di Joan Mir che ipoteca il titolo mondiale. Alle sue spalle il compagno di squadra Rins, poi Espargaro su KTM. Weekend disastroso per Yamaha e Ducati
VALENCIA // Suzuki torna ai fasti degli anni ’80. È questo ciò che i meno giovani avranno pensato dopo la straordinaria doppietta di ieri da parte delle giapponesi vestite d’azzurro. In un mondiale in cui trovare l’equilibrio giusto per riuscire ad essere veloci su tutte le piste sembra un’impresa ardua, le moto della casa di Hamamatsu sembrano essere le più efficaci. Per tutta la stagione sono riuscite sempre a girare assieme ai primi, seppur senza mai dimostrare una superiorità schiacciante. Eccetto, possiamo dire, per la gara di ieri, che vede la vittoria di Joan Mir.
Il passo di Mir e Rins si dimostra infatti da subito il più veloce. I due, accompagnati da Pol Espargaro, riescono da subito a staccare il gruppo di inseguitori. Inizialmente è Rins che guida la corsa, ma a 11 giri dal termine va lungo in staccata e Mir non si lascia sfuggire l’occasione, concludendo vittorioso il GP. Grande festa ai box, con il team manager Davide Brivio che si commuove: “Per la prima volta faccio 1° e 2° con due miei piloti, è un grande giorno, non potevamo chiedere più di così. Non mi voglio svegliare, lasciatemi sognare”.
Terzo Pol Espargaro che, pur non riuscendo a concretizzare la pole del sabato, può essere soddisfatto per quello che è il quarto podio stagionale. KTM che può sorridere anche per il quinto posto di Oliveira e per il settimo posto di Binder, dimostrandosi ancora una volta la moto che è cresciuta di più. Al quarto posto invece troviamo Taka Nakagami, che si dimostra nuovamente il più veloce e costante dei piloti Honda.
Difficoltà per Ducati e Yamaha
Capitolo Ducati: è vero, questo week-end è stato difficile per tutti a causa delle condizioni della pista al Venerdì e al Sabato. Per la rossa di Borgo Panigale, che già di suo non va d’accordo con le Michelin, questo è uno svantaggio forse ancor più grande. Ciò non può comunque giustificare una tale serie di prestazioni negative, con quella di ieri salvata solo parzialmente da un sesto posto di Miller che, grazie alla sua sensibilità alla guida, riesce a dare il meglio su pista verde. Ottavo Dovizioso, ormai praticamente fuori dalla lotta per il mondiale. Nono Zarco, Petrucci a chiudere la top ten con Bagnaia che cade ancora. Ma se per Ducati le cose vanno male, Yamaha non è certo da meno.
La casa del diapason infatti sconta la pessima affidabilità delle sue M1. Rossi viene fermato dopo pochi giri da un problema elettrico e Vinales costretto a partire dalla pit-lane causa utilizzo del sesto motore in stagione. In una settimana già difficile per la penalizzazione di 50 punti nel campionato costruttori comminata a causa delle irregolarità del motore della casa di Iwata, l’undicesimo posto di Morbidelli sulla moto del team Petronas non può che peggiorare ancora il bilancio del week-end. Quartararo infatti cade nei primi giri e poi riparte ma è solo 14° al traguardo, mentre Vinales non trova ritmo e chiude 13°.
A sole due gare dal termine di questo mondiale, nella classifica piloti vediamo Mir al comando con 37 punti di vantaggio su Rins e Quartararo. A -41 c’è Vinales, a -45 Dovizioso e Morbidelli. Tutti gli altri fuori dai giochi. A Mir basterebbe un terzo posto nella prossima gara per laurearsi campione del mondo, indipendemente dai risultati degli altri.
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