Brutto turno infrasettimanale per la Givova Scafati che non riesce a superare la Zeus Rieti. Al PalaSojouner , trionfano infatti i padroni di casa 90-81
S
enza l’infortunato Portannese, la Givova Scafati non è riuscita a spuntarla nel match esterno della ventiduesima giornata del campionato di serie A2. Al PalaSojourner si è imposta la Zeus Energy Rieti, che ha avuto il merito di crederci sempre, anche nei momenti difficili, che nel corso della partita non sono mancati. Infatti, per oltre metà gara, l’inerzia è rimasta in mano alla Givova Scafati, che ha vinto sia il primo quarto, 22-21, che il secondo 29-20. Nella ripresa è arrivata però la risposta della Zeus Energy Rieti che ha vinto il terzo quarto 23-14 e l’ultimo 26-16 riuscendo a portare a casa la vittoria per un parziale di 90-81. Miglior in campo al PalaSojourner Cannon autore di ben 32 punti. Ottima prova invece nelle file della Givova Scafati da parte di Tommasini che ha realizzato 15 punti.
Dichiarazioni
Al termine del match, è intervenuto il coach della Givova Scafati Giovanni Perdichizzi: «C’è grande rammarico, perché siamo stati capaci di disputare a Rieti due quarti quasi perfetti. Nel terzo periodo, i locali hanno iniziato a mettere maggiore intensità ed aggressività difensiva, mentre noi non siamo stati capaci invece ad andare oltre i 14 punti realizzati. Non abbiamo più contenuto Stefanelli e Raffa, fino a quel momento limitati bene. I loro canestri ci hanno impensierito più di quelli realizzati da Cannon, che invece avevamo messo in preventivo, e sono valsi l’aggancio a fine terzo quarto. L’aggressività degli ultimi 5’ ci ha poi abbattuti, anche in virtù del fatto che avevamo qualche rotazione in meno, che su questo campo ci sarebbe risultata utile. Abbiamo ripetuto gravi errori, come l’abuso del palleggio in situazioni di aggressività e smettere di difendere in alcuni momenti della partita. Complimenti a Rieti, che ha avuto il merito di crederci sempre, ha rimontato giocando sempre allo stesso modo ed alla fine ha colto una vittoria importante, che a me ha invece lasciato tanto amaro in bocca».
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