A
fare giustizia sulla vicenda di Maurizio Cerrato, offrendo una possibilità di riscatto alla città di Torre Annunziata, hanno pensato questa mattina gli uomini della Squadra Mobile e del Commissariato di Torre Annunziata.
Sono stati, infatti, effettuati 12 arresti di soggetti legati ai clan denominati “Quarto Sistema” e “Gallo Cavalieri”, ritenuti gravemente indiziati di detenzione e porto di armi da fuoco, detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti e tentato omicidio aggravati dal metodo mafioso.
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Nell’elenco dei nomi è presente quello di Antonio Cirillo, colui che il 19 aprile del 2021, uccise a coltellate Maurizio Cerrato.
LA VICENDA DI MAURIZIO CERRATO
Ucciso perché aveva protestato per un posto auto abusivamente occupato con delle sedie da 12 anni. Questa la dinamica emersa tre giorni dopo la morte di Maurizio Cerrato, il 61enne ucciso con una coltellata davanti alla figlia nel piazzale di un parcheggio di Torre Annunziata, in provincia di Napoli, la sera del 19 aprile.
LE PAROLE DI MARIA CERRATO
La figlia Maria raccontò quella terribile sera del 19 aprile: “Ho sempre saputo chi fosse mio padre e si è fatto ammazzare… è stato soltanto per difendere me”.
Un racconto agghiacciante quello della figlia di Maurizio Cerrato supportato, illo tempore, anche dalle parole del vescovo: “Chi ha ucciso Maurizio ha accoltellato un’intera città … è assurdo che un’intera città, ricca di rette coscienze, debba essere infangata dalla delinquenza di pochi. Invoco il Signore perché doni a tutti un vero sussulto di autoconsapevolezza e la volontà fattiva di costruire insieme, nella vita quotidiana, tessuti di giustizia e legalità”.
In virtù di queste parole, oggi, in una sua nota, il Comitato di liberazione dalla camorra e dal malaffare Area Sud di Napoli può sostenere:
“Plauso a magistratura e forze dell’ordine tra gli arrestati di oggi anche l’assassino e due complici del delitto Cerrato.
“Oggi è nu juorn bbuon. I 12 arresti di esponenti di rilievo del clan Gallo-Cavalieri e del Quarto Sistema rappresenta un ulteriore segnale di speranza per la Torre Annunziata onesta.
Un ringraziamento lo rivolgiamo alla magistratura e alle forze dell’ordine che con azioni concrete e visibili sono impegnate nel liberare i territori dalla cappa asfissiante del potere criminale.
Tra gli arrestati di oggi figura anche Antonio Cirillo, colui che il 19 aprile del 2021, uccise a coltellate Maurizio Cerrato, il papà che difese la propria figlia nel corso di una lite per un parcheggio nella strada pubblica divenuto di ‘proprietà’ di una famiglia criminale.
Con lui sono state arrestate altre due persone che lo fiancheggiarono nel delitto.
E proprio domani mattina, una delegazione del Comitato, sarà al Tribunale di Napoli presso la Corte d’Assise accanto a Tania Sorrentino e Maria Adriana per la nuova udienza del processo Cerrato.
È una battaglia lunga e non riguarda solo i clan e le organizzazioni criminali ma riguarda proprio tutti, soprattutto gli indifferenti e chi per quieto vivere ha scelto di convivere con la cultura malavitosa.
Il Comitato di liberazione dalla camorra e dal malaffare Area Sud di Napoli si rivolge a coloro che si sentono disillusi e scoraggiati ‘tanto alla fine, non cambia nulla’.
Per noi vale quel ‘o si è contro la camorra o si è complici della camorra’ solo così Torre Annunziata potrà davvero voltare pagina”.
Ci auguriamo sia davvero cosi in modo da riportare in auge la città di Torre Annunziata solo per le bellezze del suo territorio ed il gran cuore della sua gente.
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