È ancora fumata nera per la nomina dell’assessore al Bilancio del Comune di Roma. Salvatore Tutino, Consigliere della Corte dei Conti e primo candidato per ricoprire la carica, ha deciso di fare un passo indietro.
I
l consigliere della Corte dei Conti avrebbe dovuto diventare assessore al Bilancio, dopo le dimissioni di Marcello Minenna. L’assessore aveva rassegnato le dimissioni all’inizio di settembre spiegando in un posto di facebook:
“Ho sentito il dovere di rassegnare le dimissioni dall’incarico affidatomi quando ho percepito quello che definirei eufemisticamente un ‘deficit di trasparenza’ nella gestione della procedura di revoca di quella delicatissima e nevralgica figura amministrativa del Capo di Gabinetto, vero garante della legalita’ e trasparenza nella tecno-macchina comunale”.
A quanto viene confermato dal suo ufficio, il giudice della Corte dei Conti, che voci sempre piu’ insistenti davano in procinto di entrare nella giunta della sindaca grillina, ha deciso di non assumere l’incarico a causa delle polemiche sul suo nome all’interno del Movimento 5 Stelle:
«Non posso accettare – ha spiegato Salvatore Tutino – accuse totalmente infondate e prive di ogni elemento di verità. Avevo dato la mia disponibilità consapevole delle difficoltà e dei rischi che l’impegno avrebbe comportato. Ma pensavo a difficoltà legate all’impegnativo lavoro che mi sarei trovato ad affrontare come assessore al bilancio della Capitale».
«Invece da diversi giorni – continua Tutino – sono sulla graticola sottoposto a esami surreali. Sono diventato oggetto di una contesa in cui, più che i curricula, contano le illazioni e dove le falsità e le beghe di una certa politica fanno aggio su professionalità e impegno. Gli attacchi, del tutto ingiustificati, da parte di esponenti della forza politica che dovrà sostenere le scelte della giunta, minano alla base ogni possibilità di un proficuo lavoro».
Raggi non si scompone e ribatte ai giornalisti che Tutino: Tutino ha detto no? Il nome arriverà presto
«Era una delle persone che stavamo esaminando, ma il nome arriverà presto» ha replicato la sindaca di Roma, Virginia Raggi, lasciando il Campidoglio, rispondendo così – dinanzi alle telecamere – a chi le aveva chiesto di commentare l’indisponibiltà manifestata da Salvatore Tutino, giudice della Corte dei Conti, a ricoprire il ruolo assessore al Bilancio nella sua giunta.
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