Sciopero alla WIND TRE. Blocco dei lavori programmati notturni, reperibilità e straordinari, di tutti i dipendenti Wind3 dal 14 al 25 giugno.
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oma- Continua il braccio di ferro tra i vertici aziendali di WindTre e i dipendenti della compagnia telefonica attraverso le proprie rappresentane sindacali.
Ripercorriamo per ordine le tappe.
Dopo le proteste di 900 operatoti telefonici, ovvero 900 famiglie che il 27 maggio scorso hanno presidiato il negozio WindTre del Viale Europa per opporsi al progetto aziendale di esternalizzazione del custode care, le Segreterie Nazionali SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL, con una nota del 29 maggio u.s., hanno dichiarato lo sciopero con la seguente motivazione: salvaguardia del perimetro occupazionale e delle attività di customer care.
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Lo sciopero dei lavoratori di WIND TRE SpA viene proclamato per il giorno 14 giugno per l’intero turno di lavoro (otto ore o riproporzionato secondo contratto individuale), e a partire dal giorno 15 giugno fino al 25 giugno 2017 compreso l’astensione della reperibilità, del lavoro programmato notturno e delle prestazioni aggiuntive. Tale decisione viene annunciata dai Sindacati dopo aver esperito, con esito negativo, la procedura di raffreddamento con WIND TRE SpA il 24 maggio scorso e con il Ministero del Lavoro il 29 maggio.
In tutta risposta, la Wind Tre Spa, il 9 giugno, fa pervenire a tutti i dipendenti di Genova, Palermo, Roma e Cagliari, una comunicazione in cui li informa dell’intenzione di cedere a Comdata Spa l’organizzazione di Wind Tre, operante nei 4 siti, preposta alle attività di assistenza amministrativo-commerciale e di assistenza tecnica di primo livello. Nella stessa lettera comunica già l’avvio delle procedure di trasferimento a Comdata del ramo d’azienda denominato “call center 133”. Nelle motivazioni del trasferimento si legge “l’esigenza di ridefinire l’assetto organizzativo della società con riferimento alle attività di call center allo scopo di uniformare e ottimizzare la gestione delle stesse in una logica di integrazione ed armonizzazione tra le due società oggi fusesi”.
Lo svolgimento del servizio collegato al ramo d’azienda ceduto, viene affidato a Comdata sulla base di un contratto d’appalto settennale sia per le attività di front-line che per quelle di back-office. Sono comprensibili e ragionevoli le perplessità dei dipendenti sulla durata della commessa WindTre a ComData: nulla esclude che possa procedere ai licenziamenti prima dei 7 anni.
Questa la risposta del RSU WIND TRE di ROMA che attraverso un volantino diffuso in queste ore, ribadisce la piena partecipazione allo sciopero:
“L’avvio delle procedure di cessione di ramo d’azienda del call center 133 a Comdata rappresenta un ulteriore schiaffo in pieno volto a tutte le lavoratrici e i lavoratori, che in tutti questi anni hanno contribuito in maniera determinante, con il proprio impegno e dedizione, al successo sul mercato delle due aziende unite da gennaio 2017. NOI NON CI STIAMO!”
Pubblichiamo il COMUNICATO NAZIONALE WIND TRE SpA emesso in data odierna dalle Segreterie Nazionali SLC CGIL – FISTEL CISL – UILCOM UIL.
“Facendo seguito al comunicato del 22 maggio u.s. ribadiamo la nostra contrarietà al progetto aziendale di esternalizzazione del customer care. La contraddizione insita in questa operazione è evidente a tutti: da una parte l’azienda ha dichiarato la rilevanza strategica del servizio clienti all’interno del suo Piano Industriale, dall’altra ha pensato bene di esternalizzarlo attraverso la cessione del ramo di azienda ad un’azienda outsoucer.
I rischi di un’operazione di questo genere sono evidenti e ricordano operazioni del recente passato nel settore. È del tutto chiaro, allo stato attuale, la volontà aziendale di procedere speditamente in questa direzione dimostrata con la comunicazione dell’apertura delle procedure per la cessione di ramo. È necessario rispondere con fermezza al disegno aziendale. Per questo motivo abbiamo già proclamato lo sciopero dell’intera giornata di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori di WindTre per il prossimo 14 giugno” (Roma, 12 giugno 2017).
Mercoledì 14 avrà inizio una manifestazione che coinvolgerà tutte le sedi di Roma, appuntamento a VIA VIOLA ANGOLO VIA VENEZIANI ALLE h. 8.00.
Raccogliamo le dichiarazioni e le amare riflessioni dei lavoratori WindTre.
“Facciamo parte di un’azienda che si vanta di essere il primo operatore di telefonia mobile in Italia. Un’azienda che è pronta ad investire 7 miliardi di euro nei prossimi anni, che ha tutti gli indici economici e finanziari positivi… ma ci hanno detto che noi per loro, da oggi, siamo un costo che non possono più permettersi. Per resistere in un mercato sempre più competitivo, ci prendono e ci vendono ad una società più piccola e, al momento sconosciuta, che garantirà la continuità occupazionale fino a quando il mercato (sempre lui!) non li “costringerà” a mandarci a casa”. Questo lo sfogo degli operatori WindTre che aggiungono: “Non siamo più tanto giovani, abbiamo famiglie, figli, mutui da pagare. Siamo lavoratori che con impegno e professionalità risolvono problemi, gestiscono reclami, si prendono ogni tanto qualche insulto e molti complimenti”. Sono scesi in piazza ed hanno fatto sentire la loro voce, hanno esorcizzato la paura di ritrovarsi all’improvviso in condizioni lavorative precarie, con lo spettro sempre presente del licenziamento, perché “L’esperienza di Almaviva ce l’ha insegnato: 1666 lavoratori licenziati in una notte, sempre nel nome della competitività”.
Maria D’Auria
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