Giovanni Finocchiaro, giornalista de La Sicilia di Catania, è intervenuto nel corso del programma “Juve Stabia Live Talk Show” che va in onda ogni giovedì dalle ore 20:30 sui canali social ViViCentro.
Le dichiarazioni di Giovanni Finocchiaro su Catania – Juve Stabia che si disputerà allo Stadio Cibali, rilasciate durante la ventunesima puntata del nostro talk show sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it:
“Avrei preferito sentirci in categorie più importanti.Momento difficile per il Catania, di grandissima confusione che viene tradotta con i risultati che non arrivano.
Risultati che stanno facendo catapultare la squadra in una posizione inaspettata.La partita di domenica con le Vespe si sarebbe preparata da sola.
Ora è l’ennesima ultima spiaggia per cercare di risalire.L’atteggiamento della squadra dovrebbe essere determinato.
Ultimamente, però, ho visto tanta paura, disorientamento anche nei fraseggi.Quando si sbagliano due passaggi di fila subentra la paura anche in una squadra accreditata come importante, forte, pari al blasone della città.
Il Catania deve reagire se non vuole continuare questo percorso di crisi con pochissime vie di uscita.
La partita di Rimini viene considerata da troppo tempo l’unica scorciatoia per arrivare ai playoff ed affrontarli in un certo modo.I biglietti sono stati già venduti in poche ore.
L’arrivo di calciatori svincolati è stato voluto per vincere subito.Ma non sempre si trova subito l’amalgama.
Infatti il Catania non sta vincendo più.E certo che si rischia di essere risucchiati nella zona playoff.
Se il Catania continua a non vincere, ad un certo punto perdi e perdi, arriva questo timore, viste le cifre e le prestazioni!”
Finocchiario prosegue:
“La zona playoff è vicina come la zona playout.L’ambiente è avvelenato con tutti, con la squadra, con i giornalisti.
Siamo in un calderone senza via d’uscita.Lo stato di una città che dal trionfo in serie D è passata alla crisi della Serie C.
Molti giocatori svincolati non erano bene preparati, non sono state fatte le amichevoli con squadre ad una certa altezza, Tabbiani è stato rispedito al mittente, non ha funzionato nulla.L’unica cosa è stato il sostegno dei tifosi.
Se qualcuno si appella alla pressione è perché c’è sempre stato un sostegno fino alla fine.Poi o si applaude, alla fine, o si fischia.
Solo i tifosi potrebbero risollevare la piazza!”