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Giornate F.A.I. 5 e 6 giugno 2021, aperte al pubblico in Sicilia 8 Caserme storiche dei CC

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iornate F.A.I. 5 e 6 giugno 2021, aperte al pubblico in Sicilia 8 Caserme storiche dei CC

Nell’ambito del protocollo d’intesa stipulato tra l’Arma ed il Fondo Ambiente Italiano, in occasione della manifestazione del FAI denominata “Giornate FAI di Primavera” del 15 e 16 maggio 2021, che a causa delle restrizioni Covid è slittata ai prossimi 5 e 6 giugno 2021, il Comandante della Legione Carabinieri Sicilia, Generale di Brigata Rosario Castello, ha aperto alle visite dei cittadini alcune Caserme di interesse storico-artistico-culturale della Sicilia, per accrescere quell’osmosi, quella vicinanza, che già esiste tra i Carabinieri e la popolazione.

In Italia ci sono circa 5.000 Stazioni Carabinieri e in Sicilia questa straordinaria aderenza al territorio è espressa da 413 Stazioni e da 7 Tenenze Carabinieri, presenti nei 390 Comuni dell’Isola.

Giuseppe Garibaldi, il 14 luglio 1860, circa cinque mesi dopo lo sbarco a Marsala, istituì, con proprio Decreto dittatoriale, il “Corpo dei Carabinieri in Sicilia”, in quanto avvertì la necessità di dare a questa terra, ormai interamente acquisita, una forza di polizia formata da elementi di spiccata onestà e di sicura affidabilità.

Giornate F.A.I. 5 e 6 giugno 2021, aperte al pubblico in Sicilia 8 Caserme storiche dei CC

A seguito dell’esito positivo del plebiscito del 21 e 25 ottobre 1860, la Sicilia si unì al costituendo Stato unitario e Cavour poté estendere a quest’Isola anche il servizio del Corpo dei Carabinieri Reali Piemontesi.

Così il 25 ottobre fu inviato il Colonnello Giovanni Serpi, che, nel mese di dicembre del 1860, propose la fusione dei due Corpi di Carabinieri.

La sua proposta fu accolta e il 6 marzo 1861 fu istituita la Legione di Palermo, con competenza, così come oggi, sull’intera Sicilia.

Le caserme dell’Arma, allora come adesso, sono imprescindibili presidi di legalità e di prossimità nelle grandi come nelle piccole realtà territoriali.

I Carabinieri hanno sempre rappresentato un riferimento sicuro e generoso per la gente di questa terra, offrendo esempi di rettitudine, di coraggio, ma anche di affidabilità, solidarietà e partecipazione alle esigenze dei cittadini, anche a rischio della propria vita.

Giornate F.A.I. 5 e 6 giugno 2021, aperte al pubblico in Sicilia 8 Caserme storiche dei CC

All’interno della chiesa di Santa Maria Maddalena, di origine arabo-normanna, presente in questa caserma, che sarà aperta anch’essa ai cittadini in occasione delle giornate di primavera del FAI, è custodito l’albo aureo dei Carabinieri Caduti in Sicilia, che annovera, dal 1860 ad oggi, 511 Caduti: 269 vittime del brigantaggio e delle rivolte popolari dopo l’unità d’Italia, dal 1860 al 1867 (in una di queste rivolte a Palermo, detta del “sette e mezzo” perché durata sette giorni e mezzo nel settembre 1866, rimasero uccisi 42 carabinieri); 172 uccisi per il banditismo, negli anni dal 1943 al 1950, di cui 80 per mano della banda Giuliano; 23 assassinati dalla mafia; ed infine, 47 morti per mano della delinquenza comune.

Le 8 caserme dell’Arma di interesse storico/architettonico e/o artistico, presenti in 7 province della Sicilia, che aperte il 5 e 6 giugno sono:

COMANDO PROVINCIALE CASERME AGRIGENTO – Comando Provinciale Carabinieri di Agrigento

Caserma “Biagio Pistone” (Palazzo Vadalà)

La caserma “Biagio Pistone” ha sede in un immobile di proprietà della Provincia Regionale di Agrigento, in pieno centro storico. L’ingresso principale si apre sul piazzale Aldo Moro, che si estende lungo il lato occidentale dell’edificio, mentre a sud si trova la piazzetta Vadalà (il cui nome ricorda la famiglia che fece edificare il palazzo).

Dopo il 1936, a seguito dello sviluppo urbanistico voluto dal regime fascista, si è completata sul lato settentrionale con il Palazzo delle Poste e il Palazzo destinato all’epoca alla G.I.L. (Gioventù Italiana del Littorio) e oggi occupato da diversi enti e privati, tra i quali il Genio Civile.

Nel 1908 i Carabinieri di Agrigento, dopo aver lasciato la vecchia sede presso la Biblioteca Lucchesiana, si trasferirono nel palazzo che ancor oggi accoglie la caserma, originariamente di proprietà di Giovanni Vadalà, ricco commerciante di zolfo.

L’edificio, ultimato tra il 1905 e il 1908 fu uno dei punti di riferimento del piano di espansione urbanistica di Agrigento nel settore orientale della città, fuori dalle mura medievali. La caserma, che ospita i militari dell’Arma, è stata intitolata al Maresciallo dei Reali Carabinieri Biagio Pistone, Medaglia d’Argento al Valor Militare caduto in un conflitto a fuoco nei pressi di Canicattì.

COMANDO PROVINCIALE CARABINEIRI DI CATANIA – Comando Provinciale Carabinieri Caserma “Vincenzo Giustino”

Lo stabile fu progettato nel 1884 dall’ingegnere Francesco Clarenza, Capo Ufficio Tecnico Provinciale di Catania, quale “Caserma Centrale dei Reali Carabinieri in Catania” ed è stato concepito su 81 vani posti lungo due assi ortogonali, est-ovest e nord-sud, che si intersecano nel centro del cortile interno.

I lavori di edificazione della Caserma sono stati completati già nel 1890. Nel 1940, per far fronte alle sopraggiunte esigenze belliche, si provvide alla realizzazione di un bunker nel sottosuolo posto a oriente dell’edificio.

Lo stabile, di proprietà della Provincia di Catania, occupa oggi una superficie di 2.500 mq circa (di cui 1.929 coperti).

La caserma è intitolata alla memoria del Carabiniere, originario del Comune di Palagonia, Vincenzo Giustino, decorato di M.A.V.M. “alla memoria”.

COMPAGNIA CARABINIERI DI NICOSIA (ENNA) – Compagnia Carabinieri di Nicosia Caserma “V.B. Giovanni Calabrò”

L’immobile che ospita la Compagnia Carabinieri, di proprietà del Demanio Civile, fu edificato nel 1578 per essere adibito a “Convento dei Frati Francescani di Santa Maria  del Gesù”.

La struttura, completata nel 1584, aveva all’interno una chiesa e alcune cappelle nelle quali alcune famiglie nobili (Speciale, Falco e Garigliano) facevano tumulare i loro defunti. La struttura poteva ospitare circa 50 frati, disponendo di tre dormitori con relative celle. All’interno vi era un chiosco con colonne in pietra.

Il 18 aprile 1877 l’immobile, di spettanza municipale, venne destinato a caserma e quindi acquisito dalle Autorità militari di allora (Divisione Militare di Messina).

Il 10 maggio 1928, l’immobile venne assegnato al Ministero dell’Interno, per essere adibito a caserma della Compagnia Carabinieri.

Lo stabile era articolato, in quel periodo, su un pian terreno costituito da 24 ambienti e un primo piano costituito da 31 ambienti.

Negli anni successivi, dopo il secondo conflitto mondiale, l’immobile è stato oggetto di ristrutturazioni e costanti migliorie per adeguarlo alle mutate esigenze di servizio, si è provveduto alla realizzazione di un secondo fabbricato, in aggiunta a quello originario.

La caserma è intitolata alla memoria del Vice Brigadiere M.O.V.M. “alla memoria” Giovanni Calabrò.

COMANDO LEGIONE CARABINIERI PALERMO – Comando Legione Carabinieri “Sicilia” Caserma “Carlo Alberto dalla Chiesa”

Il Comando Legione Carabinieri “Sicilia” è ubicato a Palermo all’interno della Caserma “Carlo Alberto dalla Chiesa”, nei pressi del complesso monumentale di Palazzo dei Normanni, nel centro storico del capoluogo. L’immobile, edificato all’inizio del Seicento in una felice commistione di stili arabo-normanno e spagnolo, sorge nello storico quartiere militare di “San Giacomo”, che accolse nel 1860 i primi militari dell’Arma che avevano partecipato alla cosiddetta impresa dei Mille.

Assegnato all’Arma nell’anno 1887, il Comando Legione Carabinieri “Sicilia” ospita al suo interno anche la Chiesa di “Santa Maria Maddalena”, un piccolo gioiello architettonico realizzato nel 1187 e dedicata alla Santa che portò gli aromi al sepolcro di Gesù, nonché la più grande Chiesa di “San Giacomo dei Militari”.

STAZIONE CARABINIERI DI RAGUSA IBLA – Stazione Carabinieri di Ragusa Ibla ex Scuderie

La caserma sede della Stazione Carabinieri di Ragusa Ibla, di recente ristrutturazione, risalente ai primi del settecento (periodo Tardo Barocco), si eleva su vari livelli. Sulla facciata principale e laterale si possono apprezzare decorazioni barocche, nonché le grandi mensole di pietra calcarea, sottostanti ai balconi, e finemente ornate, di cui quella centrale corredata da una figura che rappresenta un prigioniero con gli occhi sbarrati e la bocca aperta in segno di dolore, a imperitura memoria di quello che un tempo fu anche sede dell’Inquisizione. Oltre che per tali dettagli esterni, di particolare interesse architettonico sono i locali ubicati al piano sottostante, in passato utilizzati quali scuderie e realizzati con archi in pietra e volte a botte.

STAZIONE CARABINIERI DI ISPICA – Stazione Carabinieri di Ispica “Sala della memoria” della locale A.N.C.

Nei locali di pertinenza della Stazione Carabinieri di Ispica, che ospitano tuttora la locale sede dell’A.N.C. è possibile visitare la “Sala della memoria”, al cui interno sono custoditi numerosi reperti e cimeli dell’Arma.

STAZIONE CARABINIERI DI SIRACUSA – Stazione Carabinieri di Siracusa Ortigia chiostro interno

L’isola di Ortigia è una sorta di museo a cielo aperto, dove le testimonianze greche convivono con gli edifici normanni, aragonesi e barocchi, al centro di Siracusa. La potenza di Siracusa, e la sua posizione di assoluta preminenza sulla Sicilia orientale, furono tali che la città non esitò a opporsi alle mire espansionistiche di Roma, da cui tuttavia venne conquistata nel 211 A.C.

Lo stabile in cui ha sede la Stazione Carabinieri di Siracusa Ortigia, è situato nell’omonimo centro storico all’interno di un chiostro, le cui origini risalgono al 1218. In quell’anno alcuni frati Domenicani, tornando dalla Palestina, approdarono sulla costa siracusana e si stabilirono nella Chiesa di Santa Croce, dove ad opera di Costanza d’Aragona, figlia del re Alfonso d’Aragona e moglie di Federico II di Svevia, venne realizzato il convento, attuale sede della Caserma Carabinieri. In seguito, essendo il convento di fondazione regia, fu riconosciuto come tale e denominato “Conventus Regius”.

Nel 1693, in seguito a un terremoto catastrofico che colpì tutta la Sicilia orientale, il convento subì ingenti danni e venne ripristinato totalmente solo verso il 1730.

Negli anni immediatamente successivi all’Unità d’Italia la proprietà del convento viene trasferita dalla Chiesa allo Stato, e fu attribuita al Demanio. Nel 1866 la chiesa e il convento, per effetto della legge di soppressione dei Conventi e Monasteri, vennero adibiti a caserma del Regio Esercito. Il 25 ottobre 1866 la Commissione militare prese possesso del Convento, mentre nel 1867, a seguito di un’epidemia di colera, l’edificio fu destinato a ospedale per far fronte a questa grave emergenza. Una    volta risolto il problema sanitario, il convento, appartenuto ai Domenicani, sarà per il futuro adibito a caserma.

Nel 1900 l’immobile, divenuto ormai di proprietà comunale, venne assegnato al 74° Reggimento Fanteria. Nel 1955 il plesso, consegnato al Ministero dell’Interno, passò all’Arma dei Carabinieri per l’alloggio dei militari. Dal 1977 il convento ospita ininterrottamente la Stazione dell’Arma d i Siracusa Ortigia.

La Caserma, è intitolata al Luogotenente Colonnello Conte Vincenzo Statella, nobile dei Marchesi di Spaccaforno, dei Principi del Cassare, nato a Spaccaforno (l’odierna Ispica) il 18 ottobre 1825, Medaglia d’Oro dell’Arma di Cavalleria, eroe del Risorgimento caduto durante una carica a Custoza contro gli austriaci il 24 giugno 1866.

COMPAGNIA CARABINEIRI DI MARSALA – TRAPANI – Compagnia Carabinieri di Marsala (c.d. Villa Araba)

L’edificio che oggi ospita la Compagnia Carabinieri di Marsala è stato costruito nei primi del ‘900 da un privato cittadino, quale sede dell’Azienda vinicola di famiglia, il quale, affascinato dalle strutture architettoniche viste in Tunisia, volle edificarlo riproponendone lo stile ed i decori tipici dell’architettura araba.

Adduso Sebastiano

(tutte le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)


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