Nel XXVIII anniversario della strage di Capaci, se i battenti delle scuole restano chiusi, alunni ed insegnanti continuano a lavorare in sinergia “da remoto” per dire no alla mafia.
Giornata della legalità 2020 a Stabia: “Lo Sturzo contro la mafia”
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unti Chiave Articolo
Una Giornata della Legalità densa di emozioni per gli alunni dell’Istituto Tecnico “Luigi Sturzo” di Castellammare di Stabia che hanno presentato, in videoconferenza, alla Dirigente Scolastica dott.ssa Cinzia Toricco e ai propri docenti, i lavori realizzati nell’ambito del progetto Cittadinanza e Costituzione “Lo Sturzo contro la mafia”.
In rappresentanza dell’Ordine degli Avvocati del tribunale di Torre Annunziata, in videoconferenza, era presente anche l’Avv. Antonio Suarato che ha esortato i giovani a tenere sempre vivo il ricordo dei gravissimi attentati, nei quali perirono i giudici Falcone e Borsellino, sottolineando quanto il loro sacrificio non sia stato vano e come l’esempio di questi eroi abbia spinto generazioni di giovani a intraprendere la carriera di magistrato.
Coordinati dal prof. Domenico De Falco, che ha svolto con gli alunni delle classi quinte – indirizzi Biotecnologie sanitarie ( sez. P – R ) e Biotecnologie ambientali (sez. S) – un percorso didattico formativo e informativo sull’argomento, dopo accurate ricerche i ragazzi hanno realizzato tre video (uno per classe), per ricordare ed onorare tutte le vittime innocenti delle mafie.
Immagini drammatiche, suoni suggestivi, parole dense di significato, che evocano un passato prossimo di violenze ed intimidazioni mafiose allo Stato e ai cittadini, che spaventano, indignano, commuovono, fanno riflettere sulla necessità di non dimenticare.
E ci accorgiamo che spesso i giovani sono meno superficiali di quanto possiamo pensare, che ci ascoltano, ci seguono, si lasciano coinvolgere in tematiche serie come la lotta alla criminalità, esprimono pensieri profondi, ci sorprendono col loro impegno.
Il problema della criminalità organizzata nel nostro Paese continua ad essere molto serio.
Oggi infatti le mafie sono meno appariscenti, usano di meno le armi e le bombe, ma si mimetizzano, si infiltrano in molti settori economici del nostro Paese, grazie anche alla complicità di imprenditori senza scrupoli e politici corrotti.
E proprio in questo momento di grave crisi economica è più che mai importante prestare attenzione, vigilare affinché i malavitosi non estendano ancora di più il loro raggio d’azione, non diventino più forti, appropriandosi con l’usura e le intimidazioni delle aziende che rischiano il fallimento.
Per questo non bisogna mai abbassare la guardia e tutti, cittadini e istituzioni, devono fare la loro parte. Diventa pertanto centrale il ruolo della Scuola nel sensibilizzare i giovani all’impegno sociale e alla legalità.
Nel suo discorso conclusivo, esprimendo agli studenti che hanno partecipato al progetto il suo più vivo apprezzamento per il lavoro svolto, anche la DS dott.ssa Cinzia Toricco, ha ribadito l’importanza di commemorare spesso quegli eventi, non solo nella Giornata della Legalità, perché
“parlarne significa non dimenticare e così le vittime delle mafie vivranno nel nostro ricordo per sempre”.
Simili parole erano state pronunciate da Paolo Borsellino in un suo discorso di tanti anni fa :
“Parlate di mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene”.
Parole più che mai attuali, perché la mafia si nutre di silenzi, e purtroppo non è stata ancora sconfitta.
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