“Avevo solo 15 anni. Ora voglio giustizia!”
Poco tempo fa un uomo di 38 anni, che chiameremo Giancarlo, della provincia di Napoli ha scritto ed inviato una lettera a Papa Francesco per le sofferenze subite da adolescente quando aveva ancora 15 anni da un sacerdote quando frequentava il liceo nel seminario della diocesi: “La prima volta ero solo un adolescente”.
E
cco le sue parole:
Come siete entrati in contatto?
“Era uno dei sacerdoti che insegnavano. In quella struttura si fanno gli studi delle medie e del liceo classico. Dopo la scuola molti studenti tornavano a casa, io invece restavo ospite nel convitto perché la mia famiglia abitava lontano ed era disagevole ogni giorno fare avanti e indietro. Sicché svolgevo tutte le attività seminariali, ritornando a casa il sabato e la domenica”.
Volevi farti prete?
“All’inizio avevo questa piccola vocazione. Il seminario vescovile era una scuola ottima e i miei genitori ne furono contenti. Lì ho conosciuto questo sacerdote. Era un animatore, una guida per tutti, si occupava della classe. Era giovane, il parente di un noto prelato della zona”.
Perché mi racconti questo particolare, che c’entra?
“Di per sé niente, se non il fatto che a questo sacerdote non è mai stato sanzionato nulla. Ha continuato a vivere e fare carriera indisturbato. Non ha avuto nessun richiamo. Come se non fosse mai accaduto quello che è invece accaduto. Mi si è avvicinato per amicizia. Era gentilissimo. Mi riempiva di attenzioni, mi dava dei piccoli regalini, faceva di tutto per non farmi sentire solo, visto che la mia famiglia era lontana. Alcune volte mi veniva a prendere al mio paese per non farmi prendere l’autobus. Insomma, è stato inizialmente un percorso di amicizia che mi pareva vero e sincero. I primi approcci avvennero durante un campo estivo che organizzammo in giugno. Vi fu un rapporto orale”.
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